Lodi, tutti a 30 all’ora in città: la proposta “estrema” dei ciclisti

Sabato mattina un convegno della Fiab: «Meno incidenti e inquinamento»

Domani sabato 17 giugno, dalle 10.30 nella Sala Granata di via Solferino 72 a Lodi si tiene il convegno “Obiettivo Lodi città 30: un modello di mobilità più sostenibile e sicuro” proposto da Fiab Lodi - Ciclodi, l’associazione che raccoglie decine di appassionati della bicicletta lodigiano. «L’esperienza delle città 30 parla chiaro - spiegano gli organizzatori del convegno -: quando si riduce la velocità nei centri abitati si hanno meno incidenti, meno inquinamento, e il traffico si semplifica a favore della mobilità pedonale e ciclistica. In più, migliora la vivibilità degli spazi urbani, anche quelli più periferici, e il tessuto sociale si rivitalizza, a vantaggio dell’economia locale e della vita di comunità».

Certo, il percorso per arrivarci non è facile, ci sono abitudini e resistenze consolidate da ascoltare e provare a modificare. I relatori saranno Andrea Colombo, esperto di mobilità sostenibile FIU (Fondazione Innovazione Urbana), già assessore alla mobilità di Bologna, Edoardo Galatola esperto sicurezza e membro del centro studi FIAB e Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, prima città 30 in Italia.

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