Lodi: truffato di 10mila euro da finti poliziotti e finto postino

Prima la chiamata di un finto addetto di Poste Italiane e poi quella dalla Questura di Lodi. Si è ritrovato il vero numero degli uffici di piazza Castello sul display dello smartphone il 60enne a cui sono stati sottratti ben 10mila euro da una banda di malviventi. La truffa ha visto i ladri andare a segno mettendo in atto la tecnica del Caller ID Spoofing, ovvero chiamate effettuate mediante la rete internet con “clonazione” del numero fisso di un ente pubblico: la vicenda è stata raccontata direttamente dalla vittima ai carabinieri della Compagnia di Lodi a cui il 60enne si è rivolto mercoledì. Tutto sarebbe partito appunto da una prima chiamata in cui un addetto delle poste, anche questo ovviamente fasullo, preannunciava all’uomo che da lì a breve sarebbe stato chiamato dalla Questura di Lodi a seguito di attività preventive contro le truffe. Riagganciato il telefono ecco quindi una seconda chiamata, con un finto poliziotto dall’altro capo del telefono. Il numero era appunto quello del centralino degli uffici di piazza Castello: vedendo il prefisso 0371 il 60enne ha creduto sin da subito che la persona che lo aveva contattato era effettivamente un agente della Polizia di Stato, dandogli quindi ascolto e seguendo passo dopo passo quanto raccontato. Alcuni minuti di conversazione, tutti fatti su attività di prevenzione da truffe e raggiri, che hanno portato poi il finto poliziotto a richiedere un bonifico di ben 10mila euro alla vittima: una cifra tacciata come utile a sostenere l’attività delle forze di polizia, garantendo sostegno e protezione a chi veniva raggirato. Nulla di più falso, con il 60enne che solo in un secondo momento, quando il bonifico era già stato effettuato, ha capito che quello andato in scena era un raggiro e nulla di più e che, nonostante il numero fosse quello del centralino della questura, quello dall’altro capo del telefono non era un agente con buone intenzioni.

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