Lodi, in tribunale arrivano i rinforzi

Almeno sulla carta, l’organico della magistratura lodigiana è al completo: dopo le sei partenze di questi mesi, sono stati assegnati nove magistrati ordinari in tirocinio, all’inizio della carriera. Il che significherà per il tribunale, dove arriveranno 5 giudici, raggiungere il 100 per cento della copertura dei posti attualmente previsti e per la procura raggiungere quota 7 magistrati, tra sostituti e procuratore, il che significa soddisfare la nuova pianta organica prevista dopo l’accorpamento della giurisdizione della sezione distaccata di Cassano d’Adda. Perché anche gli uffici giudicanti soddisfino la nuova pianta organica invece serviranno altri quattro giudici. «Tenendo comunque conto - precisa il presidente facente funzioni del tribunale di Lodi Tito Ettore Preioni - che i magistrati in più attualmente previsti sono a nostro parere insufficienti per un aumento del carico di lavoro che stimiamo in misura prossima al 100 per cento».

I nuovi magistrati hanno già scelto tre giorni fa la loro prossima specializzazione, civile o penale. Stanno per ultimare la prima fase di tirocinio, quella generale, ora si accingono ad affrontare i sei mesi di formazione specialistica, presso le corti di appello. Il che significa che potranno esordire come magistrati con piene funzioni a Lodi solamente nel febbraio prossimo. I nomi non si conoscono ancora, si sa solamente che, per il tribunale, saranno quattro donne e un uomo. Due dei nuovi giudici andranno al dibattimento penale, gli altri tre al tribunale civile, e l’intenzione del presidente Preioni è di affidare loro diritto del lavoro, esecuzioni immobiliari e volontaria giurisdizione, oltre a una quota del contenzioso ordinario.

«Aver ottenuto queste assegnazioni è un successo - chiarisce il presidente Preioni - dovuto al pressing che i responsabili di procura e tribunale hanno saputo fare ad alti livelli. Se l’accorpamento di Cassano andrà a regime dal 13 settembre avremo sicuramente un periodo problematico, fino all’insediamento effettivo dei nuovi magistrati. Vista anche la situazione difficile delle strutture, sono convinto che questa riforma, necessaria, abbia bisogno di un rinvio, anche per ridurre il ricorso a costose sistemazioni provvisorie in attesa di strutture definitive».

Il palazzo di giustizia di Lodi infatti non basterà al nuovo carico, che richiederà anche una ventina di amministrativi in più, e il presidente ha chiesto nuove valutazioni al Comune. C’è l’incognita del futuro della Provincia e della prefettura, con le loro sedi recentemente ristrutturate, ma dal ministero della Giustizia è arrivata anche l’indicazione a sondare la disponibilità di immobili demaniali, e dal tribunale di Lodi è già partita una richiesta anche in questo senso. «Comunque - conclude il presidente - almeno nei primi tempi sarebbe opportuno lasciare a Cassano i servizi di più frequente utilizzo da parte del pubblico».

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