LODI Sulla rotonda della Faustina chiesto un tavolo ad Anas per i nodi del traffico

Pressing di Comune e Provincia per progettare un nuovo svincolo

Da anni, per mole di traffico, con gli oltre 54 veicoli al giorno di passaggio, e pericolosità dello vincolo, teatro di numerosi incidenti, è uno dei punti da bollino rosso.

Ed è al centro di rilievi e richieste di intervento, per mettere la parola fine ai pericoli e risolvere i problemi generati dalla congestione del traffico. Un nuovo sopralluogo allo snodo della Faustina è stato però effettuato nei giorni scorsi da tecnici di Anas e della Provincia di Lodi. La richiesta di autorizzazione, per alcuni tratti di competenza in capo alla Provincia, era arrivata proprio a Palazzo San Cristoforo e al sopralluogo hanno partecipato poi tecnici di Anas e della Provincia stessa. Un momento finalizzato a rilevazioni propedeutiche alla posa di pozzetti per punti di prelievo, nell’ambito degli studi per il percorso di progettazione del nuovo svincolo, ma anche un elemento che fa capire come la conclusione della progettazione stessa non sia più solo un obiettivo lontano nel tempo.

L’ultima modifica effettuata allo snodo è quella che ha generato il cambio della circolazione, inserendo il modello a francese nella gestione delle precedenze e assicurando il via libero al passaggio ai veicoli in transito nella rotatoria stessa; soluzione che non ha però risolto i problemi di traffico e sicurezza. Intanto sulla partita si era mobilitato anche l’onorevole di Fratelli di Italia del territorio, Fabio Raimondo, anche capogruppo Fdi in commissione trasporti, che aveva presentato in marzo un’interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare chiarezza sulle prospettive. La soluzione individuata, come aveva chiarito nella risposta il Ministero, è arrivare alla realizzazione di uno svincolo a scavalco - con un cavalcavia a livelli sfalsati, modello Ottoblues - con un costo stimato di 20 milioni di euro. E l’obiettivo è arrivare a far inserire la spesa per l’opera nel piano di intervento 2023-2025. Intanto da Comune e Provincia è partita una richiesta di confronto all’indirizzo di Anas, per poter approfondire tutti i dettagli dell’opera e dell’iter che dovrebbe portare ad una risoluzione definitiva di una problematica di cui si parla da anni.

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