LODI Stop al sistema navette, nuova fermata all’Università

Città dalla parte degli studenti: accolte le loro richieste, inserito l’ateneo nei percorsi già esistenti: garantiti così collegamenti più frequenti

Per avere collegamenti più frequenti, soprattutto in orari sensibili per numero di studenti che arrivano in sede, e far sì che il polo universitario sia integrato alla città. Con attese di massimo dieci minuti nella fascia oraria tra le 8 e le 9 del mattino.

Potenziati i collegamenti, dal prossimo 3 luglio, per la sede di Lodi dell’Università Statale di Milano, oltre la tangenziale: per rivoluzionare il delicato capitolo trasporto, centrale data la localizzazione dell’ateneo disegnato dall’archistar Kengo Kuma, sarà messo in soffitta il vecchio sistema delle navette per rendere la sede dell’Unimi una fermata delle linee del trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano.

Un risultato frutto di un’intesa tra palazzo Broletto e Star Mobility, a cui sta lavorando da inizio anno l’assessore alla mobilità Stefano Caserini, anche con il coinvolgimento di una rappresentanza degli studenti. Il percorso è partito proprio dall’ascolto degli studenti che frequentano il sito, a fronte delle diverse criticità registrate sul servizio, a partire dal numero giudicato insufficiente di corse, fino all’impossibilità, in alcuni momenti, di salire a bordo perché troppo piene. Al punto che molti preferivano evitarle, optando per mezzi di trasporto alternativi. Il percorso avviato dall’amministrazione Furegato è partito dall’ascolto degli studenti, che hanno messo sul piatto alcune richieste, anche in base ai numeri della popolazione scolastica; dati poi messi in relazione con la società Star Mobility, che ha anche in capo il servizio navette per l’università e con cui si è avviata una fase di studio per valutare l’impatto delle revisione sulle linee del trasporto pubblico locale urbane ed extraurbane. La proposta di revisione è stata poi riportata al tavolo con gli studenti, che l’hanno valutata e licenziata positivamente. Le modifiche prevedono appunto l’inserimento dell’Università nei percorsi esistenti, in modo da assicurare collegamenti più frequenti lungo tutto il corso della giornata e con picchi durante l’orario sensibile tra le 8 e le 9, per assicurare attese non oltre i dieci minuti. Una manovra che comporterà anche un risparmio di 80mila euro sul servizio. «Si tratta di una modifica molto attesa, perché è da quando è stata realizzata l’Università che si parla della necessità di potenziare i collegamenti e di rivedere un sistema di navette giudicato inefficace», sottolinea l’assessore Caserini, che poi esprime un ringraziamento agli studenti che hanno partecipato al percorso e alla società Star Mobility per la collaborazione.

Sul «Cittadino» in edicola oggi, 7 giugno 2023, l’articolo firmato da Rossella Mungiello

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