LODI Sottopasso della stazione, ogni mattina ormai è il caos

Con la chiusura del tunnel di via Dall’Oro, per i pendolari è difficile passare

Schiacciati come sardine. Con la chiusura del tunnel di via Nino Dall’Oro nel sottopasso della stazione ogni mattina è il caos. Tra pendolari in attesa del treno, persone che sollevano le bici e altri che utilizzano il collegamento per arrivare in centro non si passa più. «Entrare in stazione è diventato ormai un terno al lotto - spiega Samuele, che lavora a Milano 2 e prende il treno tutti i giorni, verso le 7.30, orario di maggiore ressa -. Fra studenti che arrivano dalla vicina fermata degli autobus, normali cittadini che usano il tunnel per passare da una parte all’altra della città, e noi che usiamo il treno per andare al lavoro, non si capisce più niente. La chiusura del vicino tunnel dall’Oro-Pavia e l’inizio delle scuole hanno di certo peggiorato la situazione».

A fargli eco anche la testimonianza di Donatella, pure lei pendolare lungo la tratta Lodi-Milano: «Devo dire che l’altra mattina ho preso il treno più tardi, verso le 8.30, e non c’era tutto questo caos. Si vede che è un problema solo per questo orario di punta, ma va risolto il più in fretta possibile, perché andare avanti così francamente è impensabile». Anche Donatella punta il dito contro la chiusura del tunnel Dall’Oro-Pavia, sottopasso molto utilizzato dalla mobilità dolce, che ora si riversa tutta nel passaggio della stazione: «È un sottopassaggio che già di per sé è angusto, figurarsi se oltre alle persone ci passano anche bici e monopattini».

Proprio per cercare di contenere questo spiacevole fenomeno, martedì mattina in prefettura si è svolto un tavolo di confronto tra istituzioni alla presenza del prefetto, del questore, degli assessori della giunta Furegato Stefano Caserini alla mobilità, Gianluca Scotti ai lavori Pubblici e Manuela Minojetti alla Polizia Locale, con la comandante della polizia locale di Lodi Elena Destefani, alcuni dirigenti di Rfi e rappresentati della Agenzia di Bacino Tpl.

© RIPRODUZIONE RISERVATA