Lodi, sos di “Italia nostra” per trovare una sede

Italia nostra cerca una sede (preferibilmente) nella città del Barbarossa. La presidente della sezione di Lodi, Margherita Cerri, nei giorni scorsi ha lanciato un appello su Facebook, nella speranza che il Comune o qualche privato decida di aiutare l’associazione che protegge i beni culturali e ambientali.

«Non è nella mia indole chiedere, ma cause di forza maggiore lo impongono... - scrive Margherita Cerri -. Dal dicembre dello scorso anno non abbiamo più una sede: le quote degli iscritti non riuscivano più a coprire le spese relative ad affitto ed energia elettrica». Il sodalizio si trovava in via Fanfulla, al civico 22.

«Il nostro archivio - aggiunge la presidente -, specchio di più di quarant’anni di vita della sezione lodigiana, è stipato in parte presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Lodi ed in parte ... a casa mia. La situazione non può che avere carattere di provvisorietà, come potrete tutti immaginare. Per questo scrivo questo appello, che è quasi un sogno, un desiderio, che esprimo così: c’è qualcuno in grado di ospitare la sede di Italia nostra? Abbiamo bisogno di una sola stanza, entro cui riporre l’archivio - che sto provvedendo a riordinare in questa calda estate -, una scrivania e due sedie ... Vedete quanto poco ci occorre».

Una parte del patrimonio di Italia nostra è stato spostato, tra i documenti che possono essere liberamente consultati ci sono approfondimenti su diversi argomenti firmati da studiosi e universitari. Inoltre, possono essere visionati gli interventi, le prese di posizione e le proposte che l'associazione ha portato avanti sul territorio nel corso di quarant’anni, la presidente auspica che sia possibile un giorno raccogliere questo materiale in una pubblicazione.

«L’ideale sarebbe a Lodi o nelle immediate vicinanze - commenta Cerri a proposito della nuova sede -, insomma in un luogo che sia baricentrico per il Lodigiano intero. Cosa possiamo dare in cambio? Beh, i nostri iscritti vantano una preparazione tra i più disparati settori, dai tecnici, agli umanisti. Peraltro ognuno di noi ha dei passatempi “nobili” - giardinaggio, cucina, fai da te, ricerca storica - quindi possiamo dedicare energie utili a chi vorrà ospitarci. Grazie a coloro che vorranno diffondere il presente appello».

Una volta risolto il problema della sede, il sodalizio potrà concentrarsi sulla ricerca di nuovi iscritti. O meglio, sulla sensibilizzazione, per spiegare ai cittadini quali sono gli obiettivi della sezione. La missione di Italia nostra non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno; l’associazione persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano

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