Lodi, sono nati i piccoli cigni

Borgo e Maddalena possono tornare a sorridere ancora. Tre delle cinque uova salvate dalla furia dell’Adda si sono aperte. È stato quasi un miracolo.

Ora i coniugi Conca che si sono occupati della schiusa stanno aspettando che si aprano anche le altre due. Martedì scorso, infatti, la piena del fiume aveva spazzato via, come spesso succede, in primavera, il nido degli storici cigni del fiume. Da anni mascotte di bambini e adulti della città bassa, mamma e papà cigno si erano trovati all’improvviso senza covata. Un pescatore testardo però era riuscito a raccogliere 5 delle 8 uova e a portarle a Paolo Conca che, insieme alla moglie, accudisce oche e anatre nel cortile di casa, a Lodi. «Ci hanno contattati dopo il ritrovamento perché sapevano che abbiamo gli animali - spiega la moglie di Conca -. Volevamo far covare le uova alla nostra oca. Quando siamo andati in cortile, però, ci siamo accorti che nella notte l’oca era stata rubata. Abbiamo anche un’anatra che sta covando, ma le uova erano più grosse. Allora mio marito si è arrangiato diversamente. Ha messo le uova sopra degli stracci, dentro una vaschetta, con una lampada che avevo in casa. Ha misurato la temperatura perché non fosse superiore ai 27 gradi e l’esperimento ha funzionato. Martedì è nato il primo pulcino, mercoledì il secondo e questa mattina (ieri, ndr), il terzo. Adesso aspettiamo di vedere se si aprono anche le altre due uova, o se sono state danneggiate dall’acqua». I Conca stanno già pensando al “battesimo” dei piccoli. Intanto hanno acquistato del mangime e hanno preparato l’acqua. Presto, insieme ai nomi, dovranno dargli da mangiare. «Dobbiamo consultarci con gli esperti per sapere se riportarli in Adda dai genitori», dice la donna. Gino Cassinelli, presidente dell’associazione Nüm del Burgh, da sempre custode di Borgo e Maddalena, è soddisfatto: «Questa è una bellissima notizia - commenta -. Ora bisognerà sentire il parere dei veterinari. I cigni, appena nascono sanno nuotare. Ora devono imparare, invece, a nutrirsi da soli. Prima che siano in grado di affrontare il fiume credo servirà almeno un mese».

Poi, grazie alla generosità dei lodigiani, potranno tuffarsi tra le ali di mamma e papà, finalmente fuori pericolo.

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