LODI Solidarietà dal Gandini a preside e studenti del Michelangiolo di Firenze

Inviata una lettera dopo l’aggressione da parte di 6 ragazzi di Azione studentesca esterni alla scuola a due studenti del liceo

Dal liceo Gandini una lettera di solidarietà inviata alla preside del liceo Leonardo da Vinci e agli studenti del liceo Michelangiolo di Firenze a seguito dell’aggressione del 18 febbraio, durante la quale due studenti sono stati colpiti da sei ragazzi di Azione studentesca, esterni alla scuola.

Subito dopo gli episodi la preside dell’istituto ha inviato una lettera ai suoi studenti: «Siate consapevoli - ha scritto - che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza».

Immediate sono arrivate le parole del ministro dell’istruzione e del merito Valditara: «Mi è dispiaciuto leggerla - ha detto -, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il fascismo o con il nazismo».

Le parole del ministro hanno suscitato reazioni da più parti. A Lodi ha preso posizione la scuola guidata dalla preside Giusy Moroni.

La missiva, che è stata approvata all’unanimità sia dal collegio docenti che dal consiglio di istituto del liceo Gandini, recita così:«A seguito dei fatti accaduti in data 18 febbraio davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, esprimiamo piena e totale solidarietà agli studenti aggrediti e alla dirigente del Liceo Leonardo da Vinci della stessa città per il richiamo ai valori della democrazia manifestato ai propri alunni, invitati a riflettere sulla brutale aggressione ai loro coetanei.

Consapevoli di quanto un atteggiamento di indifferenza possa fornire supporto indiretto all’affermazione di logiche di violenza e aprire il varco al ritorno di ideologie totalitariste, di qualunque matrice e orientamento politico esse possano essere, condanniamo con forza l’episodio di via Della Colonna e ci uniamo alla dirigente Annalisa Savino nel sottolineare la gravità di comportamenti pericolosi per la libertà nel nostro Paese. Riteniamo che il contrasto di ogni forma di sopraffazione e di violenza costituisca un compito prioritario della scuola, che ha come propria “mission” la formazione di persone e di cittadini responsabili e partecipi alla vita della comunità. A tutti porgiamo i nostri più cari saluti».

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