Lodi, si ritrova con la pena raddoppiata per un errore di calcolo dei giudici

Un pregiudicato condannato per violazioni del “foglio di via” avrà un nuovo processo

Era ritornato a Lodi nonostante il questore gli avesse notificato a suo tempo un foglio di via obbligatorio della durata di tre anni. Un pregiudicato, A.M., alla fine di settembre e alla fine di ottobre del 2018 era stato fermato in occasione di controlli stradali e denunciato entrambe le volte per la specifica violazione del decreto legislativo 159 del 2011, e nel 2021 il tribunale di Lodi lo aveva condannato a otto mesi e 15 giorni di arresto. La sentenza era stata poi confermata anche dalla corte d’appello di Milano, che però aveva riconosciuto le "attenuanti generiche” e ridotto la pena a sei mesi di carcere. Una condanna senza sospensione condizionale, dati i precedenti, che l’uomo rischia di dover scontare. Da qui la decisione dei suoi legali di ricorrere per Cassazione evidenziando un errore sfuggito sia al tribunale di Lodi sia alla corte d’appello penale di Milano: la violazione degli obblighi del “foglio di via” prevede una pena edittale di sei mesi, e non di un anno come invece aveva calcolato il giudice monocratico di Lodi.

La prima sezione penale della Cassazione ha quindi annullato la sentenza di appello, disponendo un “quarto grado di giudizio”, nuovamente in appello, nel quale il calcolo della carcerazione parta da un massimo di sei mesi. La metà di quanto finora era avvenuto. 

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