Lodi, la sfida della mobilità ciclabile

40 chilometri di piste, ma sono troppi gli incidenti

Quasi 40 chilometri di percorsi, che fanno di Lodi la città “regina” delle piste ciclabili. Il centro spicca infatti in diverse classifiche per i suoi tracciati per le bici. La sua pagella è da vera “secchiona”: nel 2011 l’estensione delle piste aveva raggiunto i 39 chilometri, la proporzione tra piste e abitanti ha toccato uno dei livelli più alti in ambito nazionale. E anche gli ultimi censimenti della Fiab hanno mostrato che in città la voglia di pedalare è alle stelle. Rimane il “nodo” della sicurezza sulle strade. Tanti sono stati gli incidenti che nel corso dell’anno che hanno coinvolto i ciclisti. Purtroppo alcuni investimenti hanno avuto anche conseguenze mortali.

Il Broletto in questi anni di mandato Guerini ha puntato molto sulla mobilità sostenibile, con la creazione di nuove piste. L’ultima nata e non ancora perfettamente ultimata è quella di via Fascetti: una corsia riservata che corre lungo il parco e l’area dismessa ex Abb. È già stata posata la segnaletica e sono stati installati dei divisori per impedire lì il parcheggio delle auto. Fiore all’occhiello dell’amministrazione è poi la pista ciclabile di viale Pavia: realizzata nel 2009, in sede separata e che si collega a quella di via San Fereolo, per mettere in sicurezza i collegamenti in uno dei quartieri più popolosi. Qualche protesta e problemino in più invece ha il percorso di viale Milano, terminato dopo una lunga fatica e che attende un completamento verso la zona di San Grato: non esiste ancora un passaggio, protetto per i ciclisti, che conduca all’area industriale e che permetta di mettere in sicurezza i ciclisti nel sovrappasso di fronte al supermercato Il Gigante. E poi attende una soluzione la questione dei collegamenti con il polo universitario e della ricerca, ateneo che nei prossimi anni dovrebbe venire ampliato e ospitare moltissimi studenti. Ci sono inoltre i collegamenti immersi nel verde, quelli lungo il fiume Adda e che uniscono Lodi al comune di Boffalora: una parte della strada bianca che corre lungo l’argine è stata realizzata, manca l’ultimo pezzo del percorso che verrà ultimato nell’ambito dei lavori per la difesa spondale da viale Piave fino alla Colonia Caccialanza, a protezione della parte della città che si trova sulle riva sinistra del fiume.

Un capitolo a parte invece è il discorso dei servizi messi a disposizione per gli utenti. Il Comune ha cercato proprio di lavorare per rafforzare depositi e parcheggi. I maggiori investimenti sono stati rivolti per creare una bicistazione e una ciclofficina vicino allo scalo ferroviario. Due strutture che sono state costruite da alcuni mesi dall’amministrazione municipale rientrano nel progetto “PedaLo”, finanziato per 173mila euro da un contributo della Regione e per 132mila euro da un contributo della Fondazione Cariplo. La bicistazione di viale Trento Trieste offre un servizio di custodia delle bici. Ci sono oltre 100 posti che sono protetti da strutture in legno videosorvegliate, mentre in viale Pavia è stata creata una mini officina per le due ruote, che offre anche qui un parcheggio custodito. Il Broletto ha puntato molto anche sulle bici a noleggio: sono quasi cento quelle messe a disposizione degli utenti in città. Si possono utilizzare con una chiavetta, dopo aver versato in Comune una cauzione. Le bici si trovano alla stazione ferroviaria, all’ex Macello, in viale Italia, in viale Pavia, in piazza Castello, via Cavallotti, in piazza XXV aprile, in viale Dante, via D’Azeglio e all’ospedale. Da circa quattro mesi, la manutenzione delle bici è affidata alla cooperativa sociale Le Pleiadi. Infine il Broletto ha anche di recente approvato un piano per la mobilità ciclabile. È il “Biciplan”, un documento che programma i principali interventi futuri per potenziare l’offerta di piste per le bici in città. Le priorità del futuro saranno un allargamento della Ztl in via del Guasto, solo per il fine settimana, una “Zona 30” nelle vie dei Laghi e l’introduzione del senso unico in viale delle Rimembranze, con creazione di una pista ciclabile.

Matteo Brunello

LE SFIDE DEL SINDACO - Quasi 40 chilometri di percorsi, che fanno di Lodi la città “regina” delle piste ciclabili. Il centro spicca infatti in diverse classifiche per i suoi tracciati per le bici

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