Lodi, scuole assediate dalle slot

Secondo il Movimento di Verdelli sono 94 i locali dotati di slot in città,

c’è un dispositivo per giocare ogni 154 abitanti

Scuole di Lodi assediate dalle slot. A denunciarlo è il movimento lodigiano, contro le slot guidato da Paolo Verdelli. L’istituto superiore Bassi è la scuola più circondata da locali con macchinette. Una dozzina sono situati a meno di 500 metri dalla scuola. La nuova normativa che boccia la presenza di nuove slot a meno di mezzo chilometro da luoghi sensibili come scuole e oratori, tra l’altro messa in discussione in queste ore, non ha valore per i locali che possiedono da tempo le macchinette. «Stiamo facendo una mappatura di tutte le scuole - spiega Verdelli -; la media del Ponte, per esempio, è un’altra di quelle circondata dalle macchinette. Venerdì abbiamo dato l’adesivo no slot alla caffetteria Albarola». Il gruppo ha censito 94 punti slot in città. Secondo le sue stime ci sarebbe un locale adibito al gioco ogni 462 abitanti e una macchinetta ogni 154 . Un numero che fa scattare l’allarme delle autorità sanitarie.

L’esponente del Movimento no slot Luca Degano ha già parlato con l’assessore comunale all’istruzione Simonetta Pozzoli per continuare gli incontri di formazione contro il gioco d’azzardo nelle scuole, dopo l’iniziativa al Volta. «Abbiamo un progetto articolato - dice Pozzoli - per fare un’iniziativa coordinata con l’ufficio scolastico» .

«Sulle azioni da intraprendere per le slot vicine ai luoghi sensibili - aggiunge l’assessore Tommaso Premoli - abbiamo costituito il coordinamento di giunta, ma la strada maestra è il percorso culturale».

Il preside del Bassi, Corrado Sancilio fa sapere che all’interno dell’istituto è stata istituita la “commissione sanità”. I professori sottolineano che fino a questo momento l’attività si è orientata verso il contrasto di dipendenze come l’alcol e gli stupefacenti. Sotto questo profilo ci sono alcuni progetti ancora al vaglio per il 2014. «È possibile che prossimamente -dice la scuola - siano valutate proposte indirizzate alla prevenzione del gioco d’azzardo». La novità di questi giorni è che la legge approvata a ottobre 2013 da Regione Lombardia finirà all’esame del Tar di Milano. Secondo quanto appreso attraverso fonti legali da Agipronews, agenzia specializzata nel settore, è stato già depositato, infatti, il primo ricorso contro il provvedimento. Un esercente di Cantù, infatti, ha deciso di contestare la normativa. La discussione del ricorso non è ancora stata fissata, mentre il prossimo 18 febbraio si terrà in consiglio di Stato l’udienza d’appello su un altro regolamento comunale di Lecco: in questo caso il Tar Lombardia ha ritenuto legittimi i limiti orari per le slot machine imposti dal sindaco.

Nel caso del Pirellone, tra le principali misure introdotte ci sono l’istituzione di un numero verde per l’assistenza, la creazione di un marchio “No Slot”, campagne informative (ad esempio sui mezzi di trasporto), agevolazioni Irap per i locali che decidono di togliere le macchinette e aggravi per quelli che le ospitano.

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