LODI Scintille tra alleati sul caso Uggetti: «Dai 5 Stelle dichiarazioni inaccettabili»

Le segreterie Pd intervengono senza lesinare critiche: «Giudizio sommario e mistificatorio, il processo è ancora aperto»

Andrfea Bagatta

Sul caso Uggetti le dichiarazioni dei 5 Stelle lodigiani sono «inaccettabili e mistificatorie» e l’appello al sindaco Furegato a «lavorare sempre nella legalità e nell’interesse della collettività» talmente scontato da essere risibile. Così in una nota congiunta della segreteria provinciale e di quella cittadina del Pd rispondono al commento del Movimento 5 Stelle di Lodi sulle motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha annullato a marzo la sentenza di appello che aveva assolto l’ex sindaco Simone Uggetti e gli altri imputati del caso piscine, che ora devono tornare a processo.

Si pensava che fosse amore tra Pd e 5 Stelle di Lodi alleati alle scorse elezioni amministrative, invece era un calesse. È bastato tornare all’origine di tutti i dissapori degli ultimi anni, il caso piscine, l’arresto e il processo dell’allora sindaco Simone Uggetti, per far emergere le contraddizioni di un’alleanza che, fin dalla sua nascita, aveva lasciato perplessità anche nelle rispettive compagini. E che forse oggi emerge proprio per il risultato dei 5 Stelle, fuori dal consiglio comunale. Dopo l’attacco dei pentastellati alla allora giunta Uggetti, il Pd provinciale e comunale non le mandano a dire: «Ai 5 Stelle consigliamo prudenza e conclusione del processo».

A far arrabbiare il Pd, però, è la valutazione politica: «Il fatto che sconcerta è mischiare fatti politici con atti giudiziari ancora in corso – prosegue la nota -. Parlare, riferendosi alla giunta Uggetti, di “modus operandi che auspichiamo non abbia più nulla a che vedere con la nostra casa comunale” rappresenta un giudizio sommario e mistificatorio su quella amministrazione, mischiando “presunte irregolarità” ancora da definire in sede giudiziaria con l’operato di una giunta e di una maggioranza che hanno lavorato con dinamismo, progettualità e realizzazioni concrete, dalla conclusione dell’Università e della Piscina coperta Faustina alla piazza del quadrilatero Albarola, alla diffusione della raccolta porta a porta a tutta Lodi, alla estensione della rete di teleriscaldamento. Un conto è muovere rilievi politici, altra cosa evocare in modo strumentale una vicenda giudiziaria ancora aperta dopo 6 anni., considerando oltretutto che in entrambi i gradi di giudizio, sia quello di primo grado di condanna sia quello di secondo grado d’assoluzione, veniva riconosciuta la mancanza di interesse personale e la volontà di perseguire l’interesse pubblico».

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