
Lodi, sarà un 25 aprile senza Belfagor
Piazzale Medaglie d’Oro
sembrerà più “vuota”
durante le cerimonie
della festa di Liberazione
senza il suo simbolo
La festa della Liberazione resta “orfana” del suo Belfagor. Dopo essere stata rimossa, la statua è finita in un deposito. È stata smontata per pezzo per pezzo, ed è ancora in attesa di un restauro. Il progetto è costoso, perché gli esperti dovranno ricostruire tutto lo scheletro interno, che era pieno di ruggine. Verrà salvato invece lo storico rivestimento in rame, che risale all’opera originaria di Gianni Vigorelli del 1965. La spesa complessiva di cui si dovrà fare carico il Broletto è di circa 100mila euro.
Sicuramente il monumento non sarà pronto per il 25 aprile, dove in piazzale Medaglie d’Oro verranno posate le corone d’alloro. Era stato prelevato nel luglio del 2012 dall’azienda Ommg di Pieve Fissiraga. L’operazione era stata molto delicata, perché era stato necessario togliere il rivestimento e sganciare i singoli blocchi . La decisione di portare via la statua da piazzale Medaglie d’Oro era stata presa dal Comune di Lodi. Era stato affidato un incarico per il recupero, dopo che nel febbraio del 2011 si era staccato un pezzo della statua (una mano sinistra della bambina alzata al cielo). Erano state fatte alcune analisi accurate, da cui era emerso un degrado irrecuperabile della struttura portante, che dovrà essere completamente rifatta. Per quanto riguarda il rame, le varie parti sono state numerate e analizzate, rilevando i punti danneggiati che sarà necessario restaurare. «Mi ero impegnato per la riqualificazione del monumento e ho seguito tutti i passaggi fino a che siamo rimasti in carica a gennaio – spiega l’ex assessore ai lavori pubblici del Broletto, Enrico Brunetti – l’obiettivo era quello di avere pronta la statua per il 25 aprile, ma poi lo scenario è evidentemente cambiato». Il mandato dell’amministrazione Guerini è stato interrotto e in Broletto dalla fine di gennaio è arrivato un commissario prefettizio. Intanto il “Belfagor” è ancora fermo e ridotto in tanti pezzi in un magazzino. Gli esperti nella lavorazione del ferro, l’impresa Ommg dei Fratelli Marchesi di Pieve Fissiraga, sono pronti ad intervenire da tempo. «Siamo riusciti a salvare il rivestimento, ma la struttura va completamente rifatta. Non abbiamo ancora iniziato i lavori. Per la ristrutturazione abbiamo bisogno di circa tre mesi», informa il titolare della ditta Giampiero Marchesi. E ha poi aggiunto: «Gli ultimi contatti avuti con il Comune risalgono a gennaio. Abbiamo fatto alcune proposte per l’opera di recupero, poi non abbiamo più saputo niente. Vorremmo anche capire qual è l’intenzione dell’amministrazione municipale, visto che sono ormai dei mesi che non sappiamo più nulla».
Matteo Brunello
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