Lodi, salgono a sette i positivi tra i lavoratori delle Poste in via Volturno
Contagiato anche un addetto mandato come rinforzo dopo il primo caso
Su un totale di 8 addetti dell’ufficio postale di via Volturno, dopo le prime 4 positività emerse tra il 17 novembre e la settimana scorsa, ieri è arrivato l’esito positivo di altri due tamponi. Che diventano tre se si conta anche il contagio del sostituto direttore che era stato mandato in applicazione. I positivi dell’ufficio del centro di Lodi salgono quindi a 7, con una persona di circa 60 anni che è ricoverata in ospedale ormai da quasi due settimane, e al conteggio di quello che per il segretario provinciale Slc Cgil di Lodi Benedetto Matteucci non può non essere definito un focolaio vanno aggiunti anche 3 conviventi, tra cui un bambino.
«A questo punto è evidente che i protocolli non bastano - sottolinea Matteucci -. Fatto salvo che un dirigente, nell’ambito di una pandemia come questa, a nostro avviso potrebbe tranquillamente adottare precauzioni ulteriori, non è accettabile che l’ufficio sia rimasto aperto e che solo settimana scorsa Poste Italiane abbia invitato i colleghi rimasti in servizio perché ancora asintomatici a sottoporsi ai tamponi. Che si sono dovuti far prescrivere dal medico di base o che in alcuni casi sono andati a fare privatamente. Chiediamo che il Prefetto di Lodi e il sindaco valutino la situazione, serve un nuovo protocollo più stringente, e lo chiedo non solo per le poste ma anche per gli altri uffici pubblici. I dati di via Volturno ci dicono che si è passati in tre settimane da 1 a 7 positivi nel luogo di lavoro, nonostante distanze e mascherine. Certo, le sanificazioni possono essere intensificate e migliorate, è evidente che le regole in vigore fino a oggi non bastano. E sono preoccupato anche per gli utenti. Ma è una preoccupazione che per prima doveva avere l’azienda».
Fortunatamente non risultano situazioni critiche per numero di addetti in malattia negli altri uffici del Lodigiano, dopo che a fine ottobre l’ufficio di San Colombano era rimasto chiuso per quasi una settimana causa Covid. «Anche a noi non risultano focolai in altri uffici - conferma Giovanna Prestini, segretaria provinciale di Slp Cisl di Lodi - come sindacato stiamo monitorando».
I numeri forniti dall’azienda fanno paura: in Lombardia il Covid ha già ucciso 5 dipendenti di Poste Italiane, 480 sono gli attuali positivi e 209 i guariti, numeri che a livello nazionale salgono a 3.667 postali che si sono ammalati di Covid-19 con 18 morti. Le figure più colpite sono quelle degli sportellisti, un terzo dei malati, seguiti dai postini, con quasi mille casi.
Poste Italiane però ha anche avviato uno screening con test rapido che nelle prossime settimane sarà proposto a 100mila dipendenti, l’85% del totale.
L’ufficio di via Volturno difficilmente riaprirà prima dell’inizio della settimana prossima, per la necessità di mandare nuovo personale in applicazione distaccandolo da altre sedi. Ovviamente sarà anche sanificato.
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