Lodi, roghi in due parcheggi

Due parcheggi di Lodi nel mirino di vandali e piromani. Prima quello di via D’Azeglio, dove un’auto è stata divorata dalle fiamme; poi quello di via Polenghi, davanti alla sede della Bpl, dove la biglietteria è stata prima scassinata e poi anch’essa incendiata.

Una notte di fuoco e “mistero” quella fra domenica e ieri. Difficile pensare che i due episodi non siano collegati fra loro, anche se i vigili del fuoco pare non abbiano trovato nessun elemento per stabilirne le cause. Non potranno essere di aiuto nemmeno le telecamere di via Polenghi, visto che il registratore si trovava proprio dentro la biglietteria.

Il primo allarme è scattato all’una di notte da via D’Azeglio. Qui le fiamme hanno divorato una Volkswagen Polo che si trovava al margine del parcheggio, a ridosso della scarpata che porta in viale Milano. Era abbandonata da tempo, pare intestata a una società che non esiste più. Per fortuna non aveva nessun veicolo accanto e così non ci sono stati altri danni. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto non c’era ormai più nulla da fare per salvare la Polo. Le fiamme erano alte e avvolgevano completamente il veicolo, mentre dal serbatoio usciva anche della benzina che alimentava ancora di più l’incendio. Alla fine del mezzo è rimasto solo lo scheletro carbonizzato.

Quando l’intervento era concluso da poco, intorno alle tre, è arrivata alla centrale del “115” una nuova chiamata di allarme. Questa volta dal parcheggio di via Polenghi. A bruciare era il gabbiotto in cui si posiziona ogni giorno un operatore della cooperativa San Nabore, che ha la gestione del parcheggio, per rilasciare i biglietti agli automobilisti. Qui sembra che qualcuno abbia provato a scassinare la porta, forse per rubare i pochi soldi che c’erano all’interno, dopo di che ha appiccato l’incendio. Per spegnerlo è bastata una squadra dei vigili del fuoco e un mezzo di soccorso. Oltre all’acqua dell’autobotte, è stata utilizzata quella dell’idrante presente in zona e nel giro di un’ora le fiamme erano domate. Del gabbiotto, però, non restava nulla, tutto era stato “divorato” e ridotto in cenere.

«Ci vorranno almeno un paio di settimane prima di ripristinare la biglietteria e i sistemi di controllo - spiega il presidente della cooperativa San Nabore Gianfranco Peviani -. Comunque abbiamo deciso di tenere il parcheggio aperto e di lasciare l’accesso libero, perchè si tratta di un servizio importante (circa 400 posti su due livelli) per la città. Per questo tempo ci mancheranno gli incassi, che sommati alle spese per la sostituzione degli impianti ci costeranno parecchie migliaia di euro».

Fra le ipotesi al vaglio c’è quella secondo cui il piromane di domenica notte sia lo stesso che nelle ultime settimane ha appiccato diversi incendi in città, soprattutto a cassonetti e bidoni dei rifiuti.

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