Lodi, una ripartenza da trenta milioni nel nome della cultura

Grossi progetti: non basteranno neppure i fondi del Pnrr, potrebbero tornare buone persino le Olimpiadi invernali

Venerdì scorso dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi c’è chi ha voluto cogliere la mezza promessa di cifre a sei zeri per la riqualificazione dell’Incoronata. Ma per cominciare ci sono già i 18,4 milioni di euro di risorse Pnrr all’ex Linificio-museo civico, con la gara già partita e i tempi stringenti dettati dal piano nazionale di ripresa e resilienza che prescrivono l’apertura delle porte entro il 2026. Ma le incognite - sul capitolo Linificio - toccano anche gli altri fondi da reperire per completare i lavori. L’altra sfida tocca un altro pezzo di patrimonio culturale della città, oggi nascosto, anzi sotterraneo, quello della Lodi Murata. Anche su questo punto, le novità sono recenti, arrivate grazie all’interessamento dell’onorevole Lorenzo Guerini, che ha avuto rassicurazioni sulla ripartenza dei lavori entro giugno e il completamento entro l’anno. Tempi che aprirebbero un’ulteriore prospettiva sotto la voce potenzialità. Se dovessero arrivare anche i milioni - 5 sono quelli stimati dal Soprintendente Gabriele Barucca per un recupero complessivo - per l’Incoronata, Lodi potrebbe contare nel prossimo futuro anche sulla rivalorizzazione di quello che è già un gioiello. E c’è poi il percorso verde per mettere in rete sette parchi della città riqualificati (2 milioni di euro di spesa, il Comune in questo caso ha bussato alle porte di Fondazione Cariplo). Restano ancora da scrivere le sfide dell’ex archivio storico di via Fissiraga e dell’ex Cavallerizza. Nel 2026 è atteso anche l’evento per eccellenza delle Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali Milano-Cortina 2016. Cortina non è proprio a portata di Lodi, ma Milano è a due passi e l’evento può essere un’occasione da giocarsi.

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