Lodi, le ricette dei candidati per le politiche sociali

Per il Broletto le politiche sociali rappresentano un bilancio di circa 9 milioni di euro.

Non tutti i sette candidati al Broletto hanno intenzione di proseguire sulla strada seguita sinora, anzi, c’è chi conta di “metterci mano” a fondo.

Educativa di strada per gli adolescenti, forme di microcredito per le famiglie in difficoltà e avanti tutta con il fondo anticrisi. Sono queste alcune delle proposte del candidato del movimento Cinque Stelle Massimo Casiraghi per far fronte all’emergenza sociale.

Uno dei primi punti è agevolare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica per le giovani coppie e i genitori con diversi figli, attraverso aiuti per l’affitto o sostegno alla ristrutturazione degli alloggi. D’altra parte vengono promessi controlli più stringenti sui requisiti per ottenere alloggi pubblici. Per gli anziani viene poi previsto un potenziamento dell’assistenza domiciliare e si pensa di rilanciare il progetto del “nonno vigile”, con volontari anziani che aiutano i ragazzi ad uscire da scuola.

Contro le dipendenze da videopoker, in programma anche delle azioni di contrasto alla diffusione di sale slot.

Molte delle “ricette” del candidato sindaco del centrosinistra Carlo Gendarini sono nel solco dell’impegno all’assessorato alle politiche sociali durante la giunta Uggetti di Silvana Cesani. Al primo posto il ripristino degli stanziamenti per il settore che erano stati individuati nel 2016, cancellando i tagli della gestione del commissario (calcolati in 220mila euro) e garantendo gli stessi livelli di spesa anche per il mandato. Per il futuro poi viene prevista la conferma della partecipazione al Consorzio servizi alla persona, il sostegno al centro di raccolta solidale per il diritto al cibo e avvio degli orti sociali e frutteto a San Fereolo, poi stabilire un confronto con le cooperative che si occupano di accoglienza dei profughi e progetti d’integrazione per gli stranieri. Per le famiglie uno degli obiettivi è quello di completare i servizi dell’ex Fanciullezza e sul fronte dell’emergenza abitativa una delle soluzioni indicate è quella di proseguire con il progetto dello sportello casa.

Per Giuliana Cominetti, candidato sindaco sostenuta da due liste civiche, una delle priorità è «la problematica della casa», soprattutto in questa fase di crisi economica. La gran parte delle politiche sul welfare è concentrata proprio su questo aspetto: revisione della graduatoria delle case popolari e verifica sullo stato degli sfratti. Per le famiglie viene inoltre proposto di completare l’ex Fanciullezza di strada Vecchia Cremonese, al fine però di aumentare i posti negli asili (all’interno della struttura c’è già un nido e il progetto di completamento prevedeva di creare uno spazio gioco e di documentazione). Nei servizi sociali viene inoltre proposto di dare priorità a chi risiede in città da almeno 5 anni.

Lorenzo Maggi, con la sua coalizione civica, rilancia con l’attenzione ai disabili ma, soprattutto, con il potenziamento delle convenzioni con asili nido privati per ampliare il numero di posti a disposizione. Un asilo nido all’interno della Fondazione Santa Chiara e un progetto per l’impiego di volontari anziani nella cura dei più giovani fanno parte della proposta. Previsti più controlli sul rispetto dei requisiti per l’occupazione degli alloggi popolari e progetti di housing sociale sul modello del Condominio Solidale di via delle Orfane. In cantiere anche la costruzione di una nuova casa di riposo privata, coinvolgendo operatori riconosciuti per serietà e professionalità.

Uno sportello di ascolto è l’idea di Stefano Caserini di 110&Lodi, per “agganciare” anche chi non è abituato a rivolgersi al Comune per chiedere aiuto. Sul modello di altre città, la lista civica lancia la possibilità di far coabitare nella stessa struttura bambini e anziani, oppure, come a Bologna, promuove “Nonni adottano studenti” per rispondere alle esigenze economiche di chi studia e, contemporaneamente, di contrastare il fenomeno del mercato nero degli affitti. Micronidi diffusi e attenzione alla disabilità completano l’offerta,

«Sostenibile, equa e solidale», così Luca Scotti con Lodi al centro definisce la spesa sociale, con l’intenzione di bilanciare meglio le risorse a disposizione evitando di elargire sussidi in maniera incontrollata. L’obiettivo è rendere i richiedenti assistenza non continuamente dipendenti da essa. Nel programma sono previste diverse misure per le famiglie: contributi alle giovani famiglie, buoni nido, agevolazioni per le famiglie numerose. Ma anche incentivi fiscali per favorire l’utilizzo delle casa sfitte, rendendo più conveniente ai proprietari la locazione per effetto di significativi sconti Imu. Anche per Sara Casanova è necessario passare dall’assistenzialismo a percorsi che permettano ai soggetti di diventare indipendenti. Con un welfare basato sull’impegno concreto dei beneficiari a intraprendere azioni che li aiutino a uscire dalla trappola della povertà. Oltre a una verifica precisa dei bisogni reali. Sulle case popolari, la ricetta prevede i seguenti elementi: verifica del patrimonio immobiliare, controllo dei requisiti, liste d’attesa differenziate per categoria, sostegno sulla persona per accompagnarla verso condizioni di normalità lavorativa e sociale; superamento dell’offerta di edilizia pubblica a favore di una domanda tramite voucher che copra una percentuale del costo di locazioni private. Oltre a un piano per le famiglie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA