Lodi, restyling della piscina Ferrabini: il Tar boccia il ricorso in meno di un mese

A meno di un appello della ditta esclusa, i lavori attesi da 4 anni possono partire

Vittoria netta del Comune di Lodi e senza neppure il passaggio della sospensiva nella vicenda del ricorso amministrativo intentato dall’impresa edile Barone Costruzioni Srl contro l’aggiudicazione dei lavori di ripristino e restyling della piscina scoperta di via Ferrabini.

Una gara di appalto da 1,3 milioni di euro cui hanno partecipato 173 ditte e che è stata aggiudicata appena un mese fa alla Cospin Srl di Catania, con un ribasso del 26,73 per cento. Ma la Barone aveva fatto un’offerta che la commissione aggiudicatrice aveva escluso per anomalia, anche se solo per alcuni decimali, e così ha impugnato l’esito della gara, con un ricorso notificato al Comune appena l’11 novembre scorso e già andato in decisione, con sentenza resa pubblica ieri.

Secondo i giudici della quarta sezione del Tar di Milano invece il Comune non avrebbe violato le regole degli appalti nel considerare in modo diverso i decimali nella determinazione dei ribassi e nella diversa operazione di esclusione delle offerte anomale . In questa fase del contenzioso amministrativo il Comune non si è costituito, come invece ha fatto l’impresa Cospin di Catania, che si è aggiudicata l’appalto. A questo punto la ditta esclusa potrebbe giocare l’ulteriore carta di un ricorso in secondo grado, ma per ora l’aggiudicazione resta valida e i lavori possono quindi partire.

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