LODI Razzie in ospedale: raid negli ambulatori nella notte tra sabato e domenica

Uffici messi a soqquadro, in precedenza erano stati rubati anche due costosi ecografi portatili in uso al 118

Blitz, nella notte, tra sabato e domenica, nei poliambulatori dell’ospedale Maggiore di Lodi.

Lunedì mattina, quando gli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Lodi hanno preso servizio hanno trovato l’addetta alle pulizie che cercava di mettere ordine. Tutti gli ambulatori, fa sapere la direzione sanitaria di presidio guidata dal dottor Andrea Filippin erano stati messi sottosopra. Gli armadi e i cassetti erano stati completamente svuotati. Dagli ambulatori però, fa sapere la direzione medica non è sparito assolutamente nulla, né i computer, né il resto del materiale tecnologico e nemmeno i documenti amministrativi. Non sono spariti neanche i medicinali. Non si sa, ha detto la direzione, cosa stessero cercando e quale fosse l’obiettivo di chi si è introdotto nell’area dei poliambulatori, al piano rialzato del Maggiore. Le persone, probabilmente, hanno approfittato della presenza della guardia medica per introdursi nell’area dedicata ai poliambulatori. Non c’erano, infatti, secondo la prima ricostruzione dell’episodio, segni di scasso. Di recente, fa sapere l’Asst, erano scomparsi, invece, due ecografi in dotazione all’automedica di Lodi del 118. I due apparecchi sono spariti in giorni differenti. Ad accorgersene sono stati gli operatori del 118 al momento di effettuare la check list del materiale in dotazione. Chi se n’è appropriato non ha capito che non si trattava di un tablet normale, ma di uno strumento collegato alle sonde, del valore di milioni di euro, ma utilizzabile solo per scopi sanitari.

L’Areu ha effettuato la denuncia e attualmente, le automediche di Lodi sono rimaste senza ecografi, strumenti che fanno la differenza nella diagnosi sul territorio, nel caso di pazienti coscienti, per verificare il tipo di dolore e il problema in corso e anche nel caso di arresti cardiaci per vedere cosa sta succedendo al cuore della persona dopo aver effettuato le manovre rianimatorie. Gli apparecchi erano di recente acquisizione.

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