LODI Quattro furti in un mese e mezzo: parrocchia di Sant’Alberto nel mirino

Irruzioni nei locali attigui alla chiesa. La denuncia di don Antonio Peviani: «Più che il bottino pesano i danni alle strutture»

Lucia Macchioni

Quattro furti avvenuti nel giro di un mese e mezzo. Un report allarmante riferito dalla voce del parroco di Sant’Alberto, don Antonio Peviani, che riferisce di continue irruzioni nei locali della chiesa di via Saragat, con danni ancora da quantificare ma che si aggirano sicuramente intorno a diverse migliaia di euro: sei porte forzate nei locali sotto alla chiesa e una finestra rotta nelle aule della catechesi. E le ultime scorrerie, avvenute tra le mura della parrocchia, si sono registrate solo la scorsa settimana.

«Dall’inizio di dicembre a oggi sono quattro in tutto i furti subiti - spiega il parroco - ma, più che la refurtiva, a pesare è la conta dei danni». Anche durante la notte di Capodanno, infatti, i malfattori avevano fatto irruzione nell’immobile mettendo a soqquadro i locali e la palestra per sottrarre solo alcuni palloni destinati all’attività di pallavolo e pallacanestro. E anche l’ultima effrazione subita dalla parrocchia non ha registrato certo un lauto bottino: «Probabilmente i ladri cercavano ben altro - commenta don Peviani -, forse del denaro. Ma, nel rovistare nelle varie aule alla ricerca dei soldi, hanno lasciato dietro di loro ingenti danni».

Oltre al defibrillatore rotto e ai danni arrecati ai locali durante la notte di San Silvestro, stavolta i ladri hanno rotto anche l’impianto audio e amplificazione in dotazione alla chiesa con alcuni pezzi e microfoni che sono stati prelevati. «Ci stiamo occupando di predisporre i preventivi per attivare un sistema di videosorveglianza - dichiara don Antonio che riferisce di un clima di tensione che si vive da dicembre a oggi a causa degli eventi -: l’area delle aule della catechesi, da dove i ladri hanno avuto acceso in occasione dell’ultima irruzione, sono circondate da grosse vetrate per cui solo la presenza di telecamere potrà fungere da deterrente per scoraggiare altri episodi del genere». Accedendo da una delle finestre, infatti, i malfattori hanno avuto facilmente accesso alla sacrestia e ora il parroco intende provvedere anche con l’installazione di un allarme di sicurezza per cui sono in corso i preventivi. Nel frattempo proseguono le indagini da parte dell’Arma dei Carabinieri grazie al materiale registrato dalle videocamere di sicurezza del quartiere.

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