LODI Proteste per la riduzione
delle corse dei bus urbani

Una soluzione che andava bene negli anni Sessanta e Settanta, quando la città si fermava per tutto agosto, oggi è anacronistica»

«I tempi sono cambiati e molti ad agosto sono al lavoro e sicuramente in pochi oggi si assentano per lunghe ferie». Ergo «la riduzione per tutto il mese delle corse delle corrierine in città è anacronistica, ferma agli anni Sessanta e Settanta, quando tutto si paralizzava in agosto». Si alzano richieste di un cambio di passo in città sul fronte della mobilità e in particolare su quella del trasporto pubblico urbano, le classiche corrierine che garantiscono gli spostamenti da una parte all’altra sulla città. Corse ridotte in numero a partire da lunedì, per la consueta rivisitazione estiva degli orari, quest’anno attiva dal 2 al 29 agosto, come comunicato dalla stessa azienda Line spa, con avvisi dedicati, a partire dal 19 luglio scorso. Una consuetudine che oggi, secondo alcuni degli utenti che utilizzano i mezzi per raggiungere il posto di lavoro, è fuori dal tempo considerato che molti sono al lavoro in agosto, ma anche che i lunghi periodi di vacanza fuori città non sono più un’abitudine per molti e anche, anzi, complice le difficoltà generate dalla pandemia, per qualcuno le vacanze non ci saranno. «Ci può stare che in estate il servizio di trasporto urbano possa essere ridotto già a partire dalla chiusura delle scuole e ancora di più nel mese di agosto quando si suppone che la gente sia in ferie - scrive un utente - , ma i tempi sono cambiati e moltissimi in ferie ci vanno la seconda settimana di agosto e magari per una sola settimana». E la riduzione delle corse per qualcuno significa anticipare l’uscita da casa e l’orario di arrivo sul posto di lavoro. L’azienda Line, concessionaria del servizio, spiega che non ci sono state modifiche rispetto agli anni precedenti e che l’applicazione dell’orario estivo non è una scelta aziendale, ma è prevista dai contratti di servizio con le autorità regolatrici (oggi Agenzia del Bacino ndr), aggiungendo però che c’è la massima disponibilità a valutare eventuali nuovi esigenze, a fronte di mutati bisogni, che potranno manifestare le istituzioni di riferimento, in questo caso il Comune di Lodi, dove però non sono arrivate sollecitazioni degli utenti in tal senso.

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