Lodi, la Procura apre un fascicolo sul 44enne morto mentre spruzzava vernice sull’asfalto con 35 gradi alla piazzola Astem

Ma non è stata fatta l’autopsia. La Cisl chiede un incontro al Prefetto

La procura della Repubblica di Lodi ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla morte durante il turno di lavoro del 44enne di Cinisello Balsamo, sposato e papà di due figli ancora giovani, ritrovato in arresto cardiaco a mezzogiorno di martedì nella piazzola Linea Gestioni - Astem di Lodi in via Vecchia Cremonese, mentre spruzzava vernice spartitraffico a solventi sull’asfalto surriscaldato dal sole e dichiarato morto un’ora dopo in ospedale a Lodi nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione. Non è stata però effettuata l’autopsia e la salma è già stata restituita alla famiglia per i funerali. Proprio i familiari avrebbero riferito agli inquirenti che già lunedì sera l’uomo avvertiva formicolii a un braccio e anche il collega che lavorava assieme a lui nel tracciare con la vernice a spruzzo nuove linee di segnaletica orizzontale nella piazzola ecologica risulta lo avesse sentito lamentarsi, poche ore prima della tragedia, perché non si sentiva in piena forma. Intanto la Cisl provinciale ha chiesto un incontro urgente al Prefetto per chiarire quanto vengano realmente attuate le disposizioni di legge vigenti che garantiscono giornate di cassa integrazione in edilizia se le temperature superano i 35 gradi. La Cgil invoca una rimodulazione degli orari per evitare le ore più calde e invita lavoratori e titolari a mettere al primo posto la salute, la Uil regionale ritiene il fatto paragonabile a un «omicidio sul lavoro» e l’onorevole Valentina Barzotti dei 5 Stelle ieri è intervenuta alla Camera per informare i colleghi parlamentari di quanto accaduto e ha chiesto che ogni giorno il Parlamento tenga un minuto di silenzio in omaggio ai porti sul lavoro, «già 501 dall’inizio del 2023».

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