LODI Polo culturale all’ex Linificio, è una corsa contro il tempo per non perdere i fondi
I passaggi burocratici impongono un’accelerazione in vista della scadenza tassativa di fine luglio
Corsa contro il tempo e contro la burocrazia per il progetto di riqualificazione dell’ex Linificio: rispetto alla scadenza tassativa (per ora) di fine luglio per la sottoscrizione del contratto d’affidamento lavori, pena la perdita del contributo da 18 milioni di euro del Pnrr, il margine di ritardo del cronoprogramma stilato dall’amministrazione comunale è di 3 giorni. E già pesa la variante di destinazione urbanistica cui deve essere sottoposto l’ex Linificio, che deve tornare a essere catalogato come area per servizi.
Le attività burocratiche-amministrative, per come sono state messe a calendario, potranno subire un ritardo massimo di 72 ore. E in qualche caso bisognerà anche forzare i tempi della macchina burocratica, come accadrà già con i passaggi di commissione e consiglio comunale per il primo rallentamento, quello della modifica della destinazione urbanistica dell’area. Il vecchio passaggio per l’inserimento nel piano delle alienazioni di 10 anni fa aveva comportato una modifica che ora deve essere ripristinata. La prima commissione Territorio si riunirà il 24 per l’illustrazione dei contenuti della conferenza di servizi del 27 febbraio, poi il primo marzo si riunirà la seconda commissione Territorio che prenderà atto delle risultanze della Conferenza, per poter portare in un consiglio comunale d’urgenza, il 3 marzo probabilmente, la delibera e il progetto di fattibilità tecnico economica (ex progetto preliminare) del piano di recupero e riqualificazione dello stabile.
«In una capigruppo informale l’amministrazione Furegato ci ha chiesto collaborazione perché i tempi sono talmente ristretti che si rischia davvero di non arrivare in tempo – spiega Eleonora Ferri della Lega -. Già questi primi passaggi sono delle forzature rispetto ai tempi di convocazione, con pochissimo tempo per studiare la documentazione e probabilmente con qualche modifica nell’approvazione finale del consiglio rispetto a quanto vedremo in commissione. Tuttavia, è un progetto così importante per Lodi che abbiamo assicurato nessun ostruzionismo e al contrario la massima collaborazione. È stata la giunta Casanova a portare a Lodi quei fondi del Pnrr, e ci sembra giusto continuare a collaborare per la trasformazione di quella parte di città. Non nascondiamo la preoccupazione per i tempi ristrettissimi, praticamente senza margini di ritardo. Noi faremo la nostra parte, speriamo che l’amministrazione Furegato faccia la propria».
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