Lodi, le piscine festeggiano una stagione da record

Sono come piccole oasi di relax per chi rimane in città: tolta la Ferrabini, le uniche due piscine lodigiane, Faustina e Belgiardino, sono prese d’assalto per la stagione estiva. Alla Faustina l’intenzione è quella di fornire un servizio sempre più a 360 gradi, un servizio al cui centro rimangono le vasche per nuotare (due corsie della piscina scoperta, anche d’estate, sono riservate per il nuoto libero), ma tutto intorno ci sono una serie di servizi sempre più variegati.

«Entrando con il biglietto della piscina – spiega il coordinatore di vasca Alessandro Pavan – si può usufruire del ping pong, dei campi da beach volley, della nuova area pic nic». Inoltre, da quest’anno, sulla piscina dei bambini si affaccia anche uno scivolo gonfiabile per gli under 12: «Ci permette di assumere un altro ragazzo che si occupa esclusivamente di questo servizio, e che si aggiunge agli altri bagnini, che sono in numero variabile a seconda dell’affluenza, con una maggiorazione nel fine settimana, quando la piscina è più affollata». Altre novità della Faustina riguardano il bar: «Abbiamo attivato un servizio per cui, tramite WhatsApp, i clienti mandano un messaggio con quello che desiderano e il numero dell’ombrellone, e vengono serviti senza andare fino al banco a chiedere la bibita o il gelato - spiega ancora Pavan -. Ci sono poi eventi particolari come l’aperitivo della domenica pomeriggio, che attira sempre più gente». Tutto questo senza perdere di vista i più sportivi: «La piscina coperta è rimasta aperta tutta l’estate per chi volesse nuotare e allenarsi. L’abbiamo chiusa solo questa settimana per svuotarla e prepararla per la nuova stagione».

Sempre aperta anche la piscina del Belgiardino, dove il via vai di gente che approfitta anche solo del parco è incredibile: nel finesettimana il parcheggio a pagamento è pieno, e le automobili arrivano fino al secondo parcheggio, vicino al ristorante Il Faro.

Da alcuni anni, l’ingresso al Belgiardino è gratuito per i residenti di Lodi e Montanaso, mentre i non residenti pagano un euro per l’accesso al parco, a meno che non usufruiscano di altri servizi, come sdraio o piscina: in quel caso l’euro viene scontato.

«Il costo del “biglietto” è molto basso, ma ci consente di mantenere in ordine un parco così grande e molto frequentato e di offrire servizi migliori – racconta il gestore, Francesco Zucchelli -. Quest’anno abbiamo attivato diverse convenzioni con associazioni del territorio , e stiamo pensando già dall’anno prossimo di attivare anche dei corsi di nuoto per dare un’offerta più completa».

L’attività del Belgiardino, in ogni caso, non ruota esclusivamente intorno alla piscina, visto che la maggior parte dei frequentatori approfitta soltanto dell’area verde, delle griglie, del bar.

«Un problema che ci avevano segnalato in passato era la scarsità di cestini – prosegue Zucchelli -. Quest’anno abbiamo aggiunto più cestini e chi frequenta il parco l’ha apprezzato, perché si traduce in più comodità e in un parco più pulito». Un altro miglioramento nel campo della pulizia è legato ai servizi igienici, che ora sono seguiti da una ditta di pulizie che li cura quotidianamente.

Il parco verde circostante rimane così un luogo di contatto tra la città, di cui mantiene i servizi, e la natura incontaminata del parco Adda Sud, che circonda il Belgiardino da ogni lato.

Molti anziani, infatti, non vengono al parco per prendere il sole né per giocare a carte, ma se ne stanno seduti su una sdraio a guardare il fiume che scorre placido e bello, benché povero d’acqua, nell’estate lodigiana.

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