Lodi, per le rotonde di plastica bisogna portare pazienza

Il Comune ha deciso di mantenerle fino a quando non arriverà la sentenza del Consiglio di Stato sul “caso Esselunga”

La sentenza del Consiglio di Stato sull’appello presentato dai costruttori della nuova Esselunga all’ex Consorzio Agrario potrà dare un’indicazione, finalmente, per la viabilità della zona stazione e del Passeggio di Lodi. La sentenza infatti servirà anche e soprattutto per capire come muoversi sulle opere incompiute, a partire proprio da quelle rotatorie che sono state teatro, anche nei giorni scorsi, di incidenti, e che sono da otto mesi tracciate con dei “new jersey” di plastica. L’udienza si era tenuta a novembre, e l’esito potrebbe arrivare davvero da un giorno all’altro, anche se è impossibile fare previsioni certe sulla data. Nel caso il Consiglio di Stato accolga il ricorso di Esselunga, dal punto di vista delle opere già avviate, il cantiere potrà ripartire in teoria dal giorno successivo e arrivare a compimento secondo il piano previsto. Nel caso invece il Consiglio di Stato rigetti il ricorso e confermi la bocciatura inflitta dal Tar al piano dei tecnici comunali, allora l’intero Piano integrato dell’ex Consorzio, comprese le opere a compensazione, dovrà ripartire da capo dal punto di vista amministrativo. Poco importa in questo caso che il sindaco Andrea Furegato, l’operatore e la proprietà abbiano trovato un accordo di massima sulle modifiche da apportare al piano urbanistico: dal punto di vista amministrativo, si dovrà ripartire da zero. E a quel punto le rotonde torneranno nella disponibilità del Comune.

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