Lodi, per la vicenda Esselunga è la settimana del Consiglio di Stato

Giovedì ci sarà l’udienza per il piano integrato ex Consorzio, ma per la sentenza si andrà al 2023

È la settimana decisiva, giovedì si tiene l’udienza al Consiglio di Stato per il piano integrato dell’ex Consorzio, il caso amministrativo più spinoso degli ultimi anni, da cui dipende il futuro urbanistico di un pezzo rilevante di Lodi. La sentenza è però attesa nei prossimi mesi, con il giudizio che arriverà secondo gli esperti nel primo trimestre 2023.A giugno il Tar si era espresso dando ragione a Legambiente e a un gruppo di cittadini, azzerando l’intero piano integrato dell’ex Consorzio per un vizio procedurale negli atti d’autorizzazione, e ripristinando la validità dello strumento urbanistico prima della variante. Contro la sentenza ha fatto appello la società Aep - Attività edilizie pavesi, titolare dell’iniziativa immobiliare che dovrebbe portare un nuovo supermercato Esselunga nell’area dell’ex Consorzio.

La stessa società Esselunga si è costituita in giudizio, mentre non l’ha fatto l’amministrazione comunale. Il 15 settembre si è tenuta una prima udienza davanti il Consiglio di Stato per la richiesta di sospendere l’efficacia della sentenza del Tar, ma in quella sede entrambe le parti in causa hanno chiesto di andare a giudizio di merito immediato, la cui udienza è stata fissata per il 17 novembre. In questo modo si sono accorciati i tempi del giudizio. Giovedì gli avvocati andranno davanti il tribunale, che con ogni probabilità si riserverà poi il giudizio, atteso non prima di gennaio del 2023 (con ogni probabilità più avanti). Qualora fosse accolto l’appello, il piano riprenderà dove si era interrotto comprese le diverse opere pubbliche a compensazione che sono rimaste a metà del guado dopo la sentenza di primo grado, a partire dalle rotatorie del Passeggio e della stazione. Se invece fosse respinto, sarà in vigore lo strumento urbanistico prima della variante, e un eventuale nuovo piano dovrebbe ripartire da capo. Nel giudizio, però, potrebbero esserci sfumature diverse, oltre l’indicazione di massima.

«Nel perimetro fissato dalla sentenza che arriverà, ci muoveremo secondo l’unico faro dell’interesse pubblico, come abbiamo sempre fatto in questa vicenda, senza perseguire battaglie ideologiche di alcun tipo – commenta il sindaco Andrea Furegato -. Qualsiasi sia l’esito, il dialogo col costruttore e con Esselunga non verrà meno».

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