Lodi, paziente sfascia le attrezzature del pronto soccorso dell’ospedale

Servono tre volanti della polizia per riportarlo alla calma, personale sotto shock

Tre volanti della questura di Lodi sono dovute intervenire la notte scorsa al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi per riportare alla tranquillità un uomo che ha danneggiato parte delle attrezzature e degli arredi del reparto. Intorno alla mezzanotte un 40enne, con problematiche a livello psichico stando a quanto appreso, ha iniziato a inveire contro i presenti. Poi si è accanito su quanto gli capitava a portata di mano. L’area del triage e parte della shock room sono state danneggiate, anche con bombole dell’ossigeno pericolosamente lanciate in aria. L’uomo, che era stato accompagnato da un’ambulanza e dalla polizia alcuni minuti prima dopo essere stato soccorso in città bassa, è stato poi riportato alla calma dopo il massivo intervento degli agenti della questura. Da lì l’identificazione e poi il trasporto all’ospedale di Codogno per controlli approfonditi e la terapia del caso. Sotto shock il personale sanitario e i presenti, con i segni della distruzione ancora evidenti all’ingresso del pronto soccorso. Poco più di una settimana fa Gianrocco Accogli, segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), aveva palesato la necessità di riattivare all’interno del pronto soccorso il posto di polizia.

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