Lodi, le opposizioni: «L’assessore Scotti adesso si deve dimettere»

CONFLITTO D’INTERESSI Fuoco di fila di Molinari, Ferri, Baggi, Maggi e Invernizzi

«Sono ben 16 le pratiche e gli incarichi privati in città che hanno coinvolto in questi due anni e mezzo l’assessore ai Lavori pubblici della giunta Furegato, Luca Scotti. Il sindaco non può minimizzare». Così le opposizioni consiliari di Lodi motivano la ferma e corale richiesta di un allontanamento dell’ingegnere civile dall’esecutivo a guida Pd. La mossa ufficiale annunciata è una mozione di sfiducia verso l’assessore, che punta a portare la vicenda in aula consiliare, perché «chiediamo che gli vengano revocate le deleghe per le plurime e conclamate violazioni della norme». Il punto di partenza è il fatto, «incontrovertibile», chiarisce Giusy Molinari, capogruppo del Misto e firmataria dell’interrogazione che ha aperto il caso, è che «quel numero considerevole, 16 in tutto, di pratiche e incarichi che hanno coinvolto l’assessore Scotti in questi due anni e mezzo, è in aperta violazione dell’articolo 78 del Tuel, come dice chiaramente il segretario generale dell’Comune». Un parere contenuto nella risposta del sindaco Furegato all’interrogazione, «che mi lascia sbigottita - ha aggiunto Molinari - : nel suo parere, il segretario, oltre a dire chiaramente che l’attività professionale è in contrasto con l’articolo 78, sottolinea che rileva ai fini della responsabilità deontologica e politica. La vigilanza sulla responsabilità politica compete al sindaco, che dà e toglie le deleghe; sindaco che invece sminuisce, dicendo che le pratiche sono dismesse, mentre si tratta di interventi conclusi e per cui, in alcuni casi, ha anche interloquito con gli uffici dal suo studio professionale via Pec. Quel che è sconcertante è la chiosa: l’assessore è tenuto a porre fine alla sua condotta? No, non doveva mai iniziare». E peraltro, aggiunge Molinari, «l’assessore ha parlato di un solo intervento, su uno stabile di sua proprietà, ma non è così» e «noi come opposizione non abbiamo intenzione di arretrare di un millimetro».

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