LODI Oltre 14 milioni di lavori per l’Ospedale Maggiore, l’obiettivo è concluderli entro 8 mesi: il nostro viaggio nei cantieri VIDEO

A settembre partirà finalmente il raddoppio della camera mortuaria

Cantieri da oltre 14 milioni al via all’ospedale di Lodi e lavori complessivamente terminati tra circa 8 mesi. Tra questi spicca quello della camera mortuaria che da tanti anni attende una riqualificazione. A settembre partiranno i lavori che porteranno al raddoppio degli spazi per l’accoglienza delle persone che hanno perso la vita in ospedale e dei loro famigliari. Nel frattempo, sta per essere allestita una sala alternativa per le salme nel tendone che era stato utilizzato per i tamponi, il triage del pronto soccorso e i vaccini, all’inizio della pandemia. Oggi abbiamo fatto un viaggio nei cantieri: oltre a quello della camera mortuaria, sono in arrivo la nuova centrale di sterilizzazione dell’Asst, la riqualificazione dei laboratori analisi e un nuovo pronto soccorso dedicato alle emergenze. Spuntano anche la nuova terapia subintensiva al settimo piano e l’elettrofisiologia all’interno del quartiere interventistico.

LODI Viaggio nei cantieri dell'ospedale Maggiore. Video di Cristina Vercellone

In tutta l’Asst sono in corso lavori di riqualificazione e di realizzazione delle case di comunità da 60 milioni (tra fondi Pnrr, regionali e del’Asst).Per quanto riguarda Lodi, sei milioni e 560mila euro di fondi regionali sono stati dedicati all’ampliamento del pronto soccorso, all’adeguamento della farmacia, alla ristrutturazione del centro emotrasfusionale, al laboratorio di microbiologia e all’area morgue. Due milioni e 98mila euro, invece, di fondi regionali, sono stati stanziati per la realizzazione della nuova centrale di sterilizzazione al piano interrato con finanziamento statale. Tre milioni, 304mila e 700 euro sono andati all’adeguamento strutturale e impiantistico del reparto di terapia intensiva, alla conversione del blocco operatorio in 9 posti di terapia semi intensiva e alla realizzazione di 2 nuove sale operatorie sostitutive. Un altro stanziamento di un milione e 943mila euro di fondi statali è arrivato nel Lodigiano, per la realizzazione di 8 nuovi volumi, due per il pronto soccorso dell’emergenza e uno per l’elettrofisiologia. «La sala dolenti provvisoria sarà ospitata nel tendone del Covid - spiega il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia -. Abbiamo già comunicato agli enti locali, prefettura e forze dell’ordine, l’avvio di questi lavori: nel frattempo, per la parte autoptica, ci trasferiamo a Casale dove ci sono i locali nuovi già attrezzati. Il primo settembre partiranno i lavori e si concluderanno alla fine dell’anno. Gli spazi raddoppieranno, sia per quanto riguarda la sala dolenti che la sala autoptica che occuperà gli spazi della microbiologia la quale sale, invece, al primo piano. Qui nella tensostruttura - dice Gioia, mostrando i lavori in corso - stiamo realizzando il pavimento, abbiamo posato la parte elettrica e di riscaldamento. Terremo qui questo servizio per il tempo strettamente necessario alla fine dei lavori».

La dottoressa Matilde Riboldi, responsabile di tutta l’area, è soddisfatta. Gli spazi stanno cambiando pelle per andare incontro alle esigenze dei parenti. Al primo piano è stata collocata una stanza, la “camera dell’angelo”, per la preparazione della salma in arrivo dal reparto e tutto il lavoro per i prelievi di organi e tessuti. «Le donazioni - conferma la dottoressa Riboldi, infermiera Dps del Coordinamento ospedaliero donazione organi e tessuti - soprattutto quelle delle cornee sono in aumento. Ne abbiamo circa 4 alla settimana». Alla fine dell’anno la sala del commiato sarà terminata e quando la microbiologia attualmente di fianco alla camera mortuaria si sposterà al primo piano sarà realizzata anche la sala autoptica che andrà ad aggiungersi a quella di Casale. «Ora stiamo razionalizzando anche gli spazi - dice Gioia -. L’utenza trova sempre un lato umano molto pronunciato nell’equipe della dottoressa Riboldi, presente in un momento doloroso per le famiglie».

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