
Lodi nell’atlante dei “non luoghi”
Palazzi, centri commerciali, rotonde e capannoni:
il territorio tra il Sudmilano e il Po è protagonista
dell’Atlante dei Classici padani, un “caso letterario”
C‘è anche un po’ di Lodi e del Lodigiano (ma non mancano scorci di Cremasco e Sudmilano) nell’Atlante dei Classici padani, l’irriverente “caso letterario” partito da Facebook e approdato su carta per documentare quei “non luoghi” che hanno trasformato la Pianura padana in quella che gli autori definiscono, senza giri di parole, la “Piana del Disastro”. Nel volume compaiono scorci di Lodi (come il condominio, all’angolo tra viale San Colombano e via Caselle, con il ciclopico androne che incornicia un traliccio dell’alta tensione) poi edifici residenziali e commerciali di Pandino, Dovera, Boffalora e Tavazzano.
(Le foto sono tratte dal volume)
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