LODI Nel ventre della città per verificare i lavori della Lodi Murata: «Finita la fase uno»

Il sindaco Casanova e i tecnici fanno il punto della situazione sulla rete dei cunicoli

Nei cunicoli oggi sconosciuti ai più, sotto il ventre di Lodi. Per vedere come procede il lavoro degli esperti per la riscoperta e la messa a disposizione del pubblico di un tesoro storico che si profila come uno delle ricchezze della Lodi turistica del domani. Dopo il disvelamento di Porta Regale, dove sono stati rimossi i ponteggi al termine delle operazioni di pulizia della facciata, conclusa anche la fase uno per la rete sotterranea di Lodi Murata. Ovvero la pulizia e lo sgombero degli ambienti sotterranei, che si sviluppano nel reticolo di percorsi costruiti per la difesa della città tutt’intorno al Castello Visconteo. Ieri mattina il sopralluogo del sindaco di Lodi Sara Casanova, che ha visitato il cantiere - un sogno coltivato a lungo dall’associazione Lodi Murata e che oggi può contare su un finanziamento decisivo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da 900 mila euro - allestito nel corso del 2020. Gli interventi di recupero dei percorsi ipogei sono invece entrati nel vivo lo scorso autunno, dopo le necessarie operazioni di cantierizzazione dell’opera. La visita al cantiere è stata guidata da Giorgio Granati, presidente dell’associazione “Lodi Murata”, e dall’ingegner Maurizio Clarizia, e nel viaggio tra gli interventi già messi a punto, il primo cittadino ha potuto apprezzare gli antichi camminamenti oggetto di restauro conservativo.

«I progressi delle lavorazioni sono decisamente significativi - ha detto a margine della visita il sindaco Casanova - . Le tracce del passato stanno letteralmente emergendo dal sottosuolo, rivelando l’eccezionale valore storico e architettonico delle strutture ipogee e le relative potenzialità di valorizzazione turistica che siamo intenzionati a sfruttare al meglio». Al termine dei lavori a lodigiani e turisti sarà offerta la possibilità di riscoprire parte della storia della città tramite i camminamenti sotterranei resi fruibili da pedane, nuove luci e totem informativi. «Il Comune ha affidato a professionisti del settore la redazione di un piano economico finanziario per la gestione dei servizi di informazione e di visita guidata dei percorsi turistici - ha spiegato ancora ieri il sindaco - e partendo dagli spunti offerti da questa valutazione preliminare, ci proponiamo di sviluppare ulteriori riflessioni, considerando anche la possibilità di aprire un tavolo tecnico e l’eventuale coinvolgimento delle realtà del terzo settore. In stretta collaborazione con l’associazione Lodi Murata studieremo le migliori soluzioni, affinchè i tesori nascosti della città possano essere presto ammirati da tutti».

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