Lodi, nato prematuro durante la pandemia Nicolò è tornato a casa

Mamma Annalisa era positiva al Covid e il piccolo è stato subito allontanato per evitare contatti a rischio: dopo 20 giorni la bella notizia

Nicolò è arrivato a casa a venti giorni dal parto avvenuto con un cesareo d’urgenza per la giovane mamma di Lodi, positiva al Coronavirus. Una nascita prematura che ha subito innescato il protocollo Covid: un altro tragico risvolto della pandemia, che si consuma tra le mura dell’ospedale. Uno scricciolo di 1,9 chilogrammi nato a 33 settimane di gestazione durante la notte dell’Epifania, un mese e mezzo prima del termine previsto; fragile e delicato di fronte ad un virus tanto aggressivo.

Per tutta la degenza mamma Annalisa non ha mai potuto vedere il suobambino, subito ricoverato in patologia neonatale per evitare qualsiasi contatto a rischio. Essendo prematuro poteva essere un serio pericolo venire a contatto con il Coronavirus.

E poi la notizia più bella, dopo tanto dolore, è sopraggiunta finalmente venti giorni dopo: Nicolò è potuto andare a casa dalla mamma, il papà e i fratellini.

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