Lodi Murata, il sindaco scrive ai ministeri per sbloccare il cantiere

Da Roma non arrivano i fondi per pagare l’impresa impegnata nei lavori

Lavori fermi, nessuna notizia sui pagamenti mai emessi all’impresa, il sindaco di Lodi Sara Casanova si muove formalmente per lo sblocco del cantiere Lodi Murata. Con una lettera, sottoscritta insieme al presidente dell’associazione Lodi Murata Giorgio Granati, il sindaco si rivolge ai ministeri coinvolti dall’iter per riportare alla luce, e disponibile alla fruizione, il patrimonio della Lodi sotterranea, ovvero parte di quell’infrastruttura militare intorno al castello che è al centro del maxi cantiere finanziato con un contributo di 900mila euro del ministero delle Infrastrutture. Una missiva inoltrata ai ministeri delle Infrastrutture delle mobilità sostenibili - ma anche alla direzioni generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali e all’ufficio tecnico per l’edilizia demaniale e per gli interventi di edilizia non demaniale previsti da leggi speciali dello stesso ministero - , al Provveditorato delle opere pubbliche Lombardia ed Emilia Romagna e al Ministero della Cultura. Un’iniziativa maturata a fronte della comunicazione dell’impresa appaltatrice dello scorso 28 settembre sull’interruzione dei lavori a causa del mancato pagamento dei crediti maturati e del fatto che i lavori da allora non sono ripresi e non ci sono notizia circa i pagamenti congelati, con tutti i timori - esplicitati nella lettera - collegati alla copertura finanziaria per il prosieguo e il completamento dei lavori. «Al contesto del castello di Lodi sono connesse numerose iniziativa che questa amministrazione ha in corso e che sono protese a valorizzare gli aspetti storici, culturali e di fruizione degli spazi appartenenti alle aree adiacenti, come il parco Isola Carolina - scrive il sindaco Casanova - : l’interruzione delle attività, peggio ancora il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, determina pregiudizio per la valorizzazione della città sotterranea». Da qui la richiesta «di ogni possibile rassicurazione sul pagamento delle somme dovute all’impresa esecutrice dei lavori in corso, nonché indicazioni predittive sui tempi necessari per onorare i crediti già maturati. Poiché i lavori da eseguire sono ancora tanti e diversi, occorre inoltre garantire la copertura finanziaria per consentire il completamento dell’intervento».

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