LODI Maggi fa i conti in tasca all’Idol Music Festival: «Dilapidati soldi pubblici nei tre giorni di concerti»

Nel mirino dell’ex vicesindaco i 53mila euro spesi dal Broletto

La premessa è che «tutte le volte che ci sono eventi che possono valorizzare la nostra splendida piazza non posso che esserne felice, perché Lodi ha ancora potenzialità inespresse anche di attirare giovani». Come ha fatto l’Idol Music Festival.

C’è un però che emerge oggi dai conti finali dell’evento, ricostruito con un accesso agli atti dal consigliere. E cioè che «53 mila euro per tre giorni di concerti di cui uno andato deserto, sono una cifra vergognosa». Messa in soffitta la prima edizione della rassegna musical Idol Music Festival, che ha accesso piazza della Vittoria dal 28 al 30 aprile, è il consigliere di opposizione Lorenzo Maggi (Il Broletto con Maggi), anche ex assessore alla cultura e vicesindaco, a tornare sulla kermesse analizzandone i costi voce per voce. Ovvero i poco più di 58mila euro di costi, che al netto dei contributi degli sponsor tracciano un bilancio da 53mila euro, di cui Maggi sottolinea i 30mila euro (più Iva al 22 per cento, con un totale di 36.600 euro) per la società co-organizzatrice Broken Egg (di cui 14.247 euro di cachet artisti e 12.480 euro di produzione) e le spese per gli alberghi. «Con poco più del doppio della cifra, circa 100mila euro, ho allestito da assessore l’intera stagione di Lodi al Sole, cioè due mesi di eventi - aggiunge Maggi - : spendere 30mila euro per una società di organizzazione eventi, di cui 12 mila euro per la produzione, significa non essere riusciti a organizzare in proprio, ma significa anche uno spreco di soldi pubblici». Fermo restando che l’auspicio è che «l’evento diventi un punto fermo negli ultimi anni», ma «non a queste cifre, quando per anni lo stesso assessore Milanesi è stato tra i primi a sottolineare i soldi spesi allora per due mesi di eventi». Altro rilievo è sugli orari e sulla musica «andata avanti ben oltre la mezzanotte domenica, per cui spero sia stata richiesta una deroga». Insomma, «bene rivitalizzare la città, ma secondo le regole e con attenzione ai costi», che Maggi comunque ritiene «spropositati: una cifra che dimostra la totale incoerenza dei membri di questa amministrazione che urlano quando sono in opposizione e dilapidano soldi pubblici dei contribuenti lasciati in cassa dal centrodestra. Basti pensare ai costi alberghieri, con artisti che si sono fermati a dormire anche nei giorni in cui non si sono esibiti, cosa che non era mai accaduta prima».

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