Lodi: L’apertura alle auto del sottopasso di via Zalli infiamma l’incontro sul Piano della mobilità

RESIDENTI CONTRARI «Sarà anche pericoloso»

Scontro acceso ieri sera nell’aula magna del Liceo Verri in via San Francesco tra cittadini e amministrazione comunale di Lodi sull’ipotesi di aprire per sei mesi, in via sperimentale, il sottopasso della Bassiana di via Tiziano Zalli al traffico veicolare. Il Comune, attraverso l’ingegner Mauro Barzizza e l’assessore ad Ambiente, Mobilità, Azione sul Clima, e Innovazione Stefano Caserini, ha spiegato che il Piano urbano della mobilità sostenibile individua l’apertura come soluzione utile a intercettare tra i 150 e i 250 veicoli l’ora provenienti dalla relazione tra San Bernardo e la Faustina, con benefici su code e incolonnamenti. Ma il fronte dei residenti resta fortemente contrario: chiedono più dati, denunciano la pericolosità del sottopasso - stretto, in pendenza, molto frequentato da pedoni e ciclisti - e accusano il Broletto di favorire, in questo caso, le auto in una città che si proclama sostenibile. Sul finale emerge anche il nodo politico: la sperimentazione si concluderebbe a ridosso delle elezioni. «Chi avrà il coraggio di ammettere un eventuale errore?», la domanda ha chiuso la serata tra applausi e malumori.

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