Lodi, l’anno nero delle piscine

Crisi economica e maltempo frenano i tuffi in piscina. Dopo la chiusura degli impianti comunali è già tempo di bilanci. La stagione estiva quest’anno ha il segno meno. I dati registrano un calo del 15 per cento, pari ad una contrazione degli incassi di 59mila euro. Tutte le strutture sono in perdita: Faustina, Ferrabini e Belgiardino. Se l’anno scorso con i biglietti staccati era stata superata la quota dei 400mila euro, nel 2013 gli introiti si sono fermati a 344mila euro.

I numeri sono stati forniti ieri dal gestore, la società Gestioni impianti sportivi che è un’azienda interamente controllata dal Broletto. L’ultima vasca, che è rimasta aperta in città fino a domenica, è il Belgiardino. Le altre non erano già più a disposizione degli utenti da almeno due settimane.

«Nell’andamento ha pesato il maltempo del mese di giugno e le settimane in cui il clima non è stato molto mite – spiega il presidente Gis, Gianni Coviello – questo non ha incentivato le famiglie all’utilizzo delle piscine. E poi c’è la crisi economica che si è fatta probabilmente sentire, con un effetto di decremento degli accessi. Il prezzo per gli ingressi singoli non è variato (è rimasto a 5 euro), quindi è stata la situazione di difficoltà in cui versano tante persone a frenare la frequenza».

Nello specifico il calo maggiore è stato riscontrato all’impianto della Faustina (meno 20 per cento). Male anche la Ferrabini, dopo il ponte dell’Adda (meno 18 per cento). Più contenuta invece la riduzione degli incassi per il Belgiardino (meno 6 per cento). «Questo dimostra che gli investimenti compiuti pagano. Infatti proprio al Belgiardino abbiamo realizzato come società Gis una nuova vasca dei piccoli, che ha fatto fare un balzo in avanti agli ingressi di bimbi e famiglie – aggiunge Coviello – tra l’altro al Belgiardino era stata anche stabilita una tariffa simbolica di pagamento per coloro che vengono da fuori Lodi. E questo non ha influito negativamente sugli ingressi, anzi proprio quell’impianto è andato meglio di altri».

Un aspetto che dovrà essere tenuto in debita considerazione in futuro, visto che le strutture sportive del capoluogo saranno al centro di una rivoluzione, che è stata decisa dalla giunta Uggetti. Il Comune di Lodi ha infatti annunciato la prossima chiusura della Gis.

«In questo modo finisce un’era. Ora il mio ruolo sarà quello di accompagnare la messa in liquidazione della società pubblica – conferma Coviello, presidente Gis dal novembre 2007- magari la chiusura della Gis sarà una scelta vincente, d’ora in avanti alcuni impianti saranno gestiti direttamente dal Comune e altri dati in appalto alle singole società. Di certo come Gis siamo riusciti a mettere mano ad importanti investimenti, pari a circa 200mila euro, che hanno riguardato molte delle strutture per gli sportivi. La Gis ha anche 10 dipendenti». Il cui futuro è però ancora molto incerto.

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