LODI La mamma di Giorgio Medaglia sogna un ospedale in Africa per ricordare il figlio VIDEO

Ombretta Meriggi chiede chiarezza sulla morte del giovane, ci sono ancora troppe cose che non tornano

Una scuola in Africa per i bambini che rischiano di perdere la vista, nel nome di Giorgio Medaglia. L’idea è della mamma del 34enne dell’Albarola trovato morto nell’Adda, nei pressi del ponte di Cavenago, il 3 luglio scorso. L’uomo era uscito di casa, la sera del 28 giugno, dopo aver cenato alle 19, insieme alla mamma Ombretta Meriggi. Suo figlio era solito uscire in motorino, nelle calde sere d’estate, per andare a prendere un po’ di fresco. Quando si era svegliata, nel corso della notte, la donna si era accorta della sua assenza. Giorgio aveva lasciato il telefono a casa e i suoi amici non ne sapevano nulla. Il suo corpo era stato ritrovato, nel fiume, 3 giorni dopo. Oltre al dolore grandissimo, ora alla mamma resta una enorme voglia di ricostruire e trovare un senso a tutto. Ex infermiera dell’ospedale di Vizzolo, con la sua liquidazione, vorrebbe costruire un ospedale in Africa, per aiutare i bambini, nel nome di Giorgio, che era tanto generoso. Dopo essere stato utente del Cps, infatti, era diventato aiuto, all’interno dello stesso dipartimento di salute mentale. I test effettuati avevano individuato in lui le caratteristiche per essere di aiuto ai malati. Una grande soddisfazione per lui e anche per la mamma che oggi sfoglia in continuazione le fotografie e gli articoli dei giornali che hanno scavato nella sua storia.

«Oggi stiamo aspettando di poter leggere il fascicolo della procura - dice la mamma - per capire cosa si dice di mio figlio». Sono tante le cose che, a detta della mamma, non tornano e non sono in linea con un incidente. «Un commerciante della zona - dice la mamma - ha detto di averlo visto passare la sera della scomparsa in motorino, diretto verso casa. Probabilmente nel tragitto ha incontrato qualcuno che l’ha convinto a proseguire la serata. Mio figlio è stato trovato con addosso dei pantaloncini rossi che non erano i suoi, nel corpo aveva un alto tasso di alcol, ma lui era astemio. Il suo casco più costoso è sparito dal garage. Chiedo che sia fatta chiarezza. Vorrei tanto organizzare oltre al progetto di solidarietà una giornata per ricordare Giorgio, il giorno dell’anniversario della scomparsa, il 28 giugno. Una messa in suo ricordo si terrà, il 27, alle 8.45, nella chiesa dell’Albarola». Oggi a dare conforto a mamma Ombretta è Sant’Agostino. La donna legge e rilegge le sue riflessioni: “Prega, sorridi, pensami - dice parafrasando il filosofo - e non piangere, se mi ami, il tuo sorriso è la mia pace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA