LODI La mamma di Alina si sfoga: «Mia figlia uccisa da un infarto, siamo disperati»

La signora Nuriya racconta il dolore per la perdita della figlia di 32 anni trovata morta in casa

Si emoziona e gli occhi si gonfiano di lacrime. La mamma di Alina, la donna di 32 anni trovata morta in casa di un amico, il 29 dicembre, si sfoga: «Mia figlia Alina è morta d’infarto - dice la signora Nuriya Khafizova, che è anche mamma di un altro ragazzo -, sono disperata. La ricordiamo come una persona allegra, con una voglia di vivere incredibile, purtroppo il suo cuore si è fermato: un giorno ci sei e l’altro non ci sei più. La vita è terribile. Alina viveva con me da 5 o 6 mesi». Alina aveva 7 anni quando la famiglia, di origini russe, si è trasferita a Lodi.

La mamma ricorda sua figlia come la ricordavano le persone che la conoscevano, nei giorni scorsi: «Lei aiutava sempre tutti - racconta -, aiutava i suoi amici, dava loro i vestiti che non usava più se ne avevano bisogno, anche io andavo al mercato a comprarle gli abiti, o quello che serviva, per le persone che doveva aiutare. Era sempre contenta di aiutare tutti».

Alina faceva la volontaria nella mensa dei poveri, a Lodi, e lavorava nell’ambito della moda, a Milano. «Voleva ristrutturare la casa per andare a vivere con me e con il fratello - racconta Nuriya -. Aveva tanti progetti, era piena di vita. Continuano ad arrivare, anche in questi giorni, a casa, gli oggetti e le cose che aveva ordinato per il nuovo appartamento. Era piena di voglia di vivere. Mi diceva sempre quanto bene mi volesse».

Alina adorava il suo nuovo cagnolino. Il suo vecchio Tyson, un Chiwawa, era morto e l’urna con le ceneri del cane è stata posta in quella di Alina, al cimitero di Riolo. «Il suo cane era sempre contento proprio come lei - annota la mamma -, e noi siamo rimasti con un dolore lancinante a livello del cuore»

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