LODI La città vista dal web, tra recensioni dure ed elogi

Andando a sfogliare i commenti che lodigiani e visitatori lasciano sulle pagine internet, in cui raccontano le loro esperienze nel territorio tra servizi e monumenti, parchi e giardini, senza dimenticare alberghi e ristoranti

Domenica mattina, in centro a Lodi, il mio cane terrorizzato si faceva largo in un via vai di gente impressionante. Migliaia di persone ai tavolini dei bar, a passeggio, nei negozi, tanto da chiedersi se non sia il caso che qualcuno finalmente parta per le vacanze. Forse sono gli stipendi che non reggono il passo dell’inflazione, forse qualcuno va via ad agosto oppure è già tornato: chissà, i motivi per restare a Lodi in una domenica di fine luglio sono tanti (e non è questo il momento di indagarli), ma il periodo è quello di viaggi e gite fuori porta, e così ci si ritrova a guardare dove andare, cosa fare, dove mangiare. Lo facciamo tutti quando andiamo in giro, no? Un occhio sul cellulare per vedere se qui si mangia bene, se è meglio fare una tappa a Todi o fermarsi a Spello, se è il caso di fare un giorno in più in Puglia oppure fare sosta a Urbino sulla via del ritorno.

Così fanno sicuramente anche quelli che magari, per noia o per curiosità, decidono di scoprire Lodi, ed ecco che guardando la città da questo punto di vista si apre l’incredibile mondo delle recensioni online dei luoghi che conosciamo da sempre. Recensioni che, andando a guardare una manciata di posti della città, sono tutto sommato (sorprendentemente, dirà qualche polemico) positive. Come quella di Julianny Muniz, su Google, un anno fa scriveva: «La adoro, posto piacevole e ci sono moltissimi negozi», mettendo un bel punteggio pieno: 5 stelle.

I luoghi della cultura

Ovviamente, quando raccontiamo ai forestieri delle bellezze di Lodi, tutti ci vantiamo dell’Incoronata, il tempio civico rinascimentale più affascinante e più sconosciuto di Lombardia. «Assolutamente da visitare - scriveva un mese fa tale Ivan Lamanna su Google - questo gioiello architettonico nel cuore di Lodi, completamente affrescato, con accesso gratuito, colpisce per bellezza ed arte. Lascia senza fiato gli appassionati del genere». Cinque stelle. Antonio Garavaglia, stesso periodo, stesso voto: «Luogo eccezionale. Ci vorrebbe una settimana per vedere e comprendere la densità di capolavori di questa chiesa... e tutto gratuitamente. Esperienza incredibile. Andateci appena vi sarà possibile». E poi ancora «Chiesa con vero e proprio effetto wow!» (Angela Giglio), «Uno dei santuari più belli del Nord Italia» (Ruggero Rocchi). L’Incoronata totalizza un punteggio di 4,8 su 5, con 429 recensioni.

Un buon numero di apprezzamenti anche per la Collezione anatomica Paolo Gorini (4,6 con 59 recensioni): «Museo piccolo ma molto interessante per chi vuole conoscere la storia di Gorini - chiarisce Raffaella Fiore -. La signora che accoglie ci ha spiegato molte cose con molta cura. La collezione è ben tenuta e ben esposta. Essendo un museo anatomico con corpi e parti umane può fare impressione».

Anche il Museo della Stampa di via della Costa, nel suo piccolo, non se la cava affatto male (4,5 con 53 recensioni): «Un interessante percorso guidato caratterizzato dalla storia della stampa alla presentazione dei macchinari presenti nel museo - scrive Enzo Volo -. I volontari sono persone disponibili e simpatiche. È stata un’oretta piacevole ed istruttiva!». Miro Pensiero, poi, è venuto addirittura dalla Liguria per vederlo: «Consiglio vivamente questa visita con laboratori annessi! Persone gentili e competenti, noi (2 quinte primaria da Genova) abbiamo apprezzato moltissimo! Grazie!».

E tra i luoghi della cultura, spicca anche una meta che forse su due piedi non ci aspetteremmo: la Biblioteca Laudense. Trip Advisor, infatti, la inserisce nella top 6 dei luoghi da vedere, ovviamente con un focus sulla Sala dei Filippini (quando accessibile). Andrea Granata scriveva, un anno fa, su Google: «Ho dovuto fare una ricerca per accompagnare un gruppo di turisti al Tempio Civico dell’Incoronata e le signore bibliotecarie, non solo mi hanno supportato nelle ricerche, ma mi hanno invitato a visitare la biblioteca storica donando un bellissimo ricordo ai viaggiatori, e aprendo la loro cultura con sensibilità. Hanno tenuto in alto il nome della città».

I luoghi della natura

Dalla biblioteca, scendiamo verso il fiume, e approdiamo al ponte Bonaparte, altro luogo del cuore di Lodi (226 recensioni, 4,5 stelle). Sette mesi fa, Fabio Tronconi si lasciava andare alle emozioni: «Poesia allo stato puro», mentre Delower Hossain, in inglese, commentava in primavera: «Posto strabiliante e tranquillo», ed Eduard Ilie, il mese scorso, aggiungeva in rumeno: «Aria aperta, tranquillo, relax».

Tra le aree verdi, i Giardini Barbarossa totalizzano un 4,2 (con 256 recensioni): un’area «discretamente pulita e mantenuta, ricca di ombra e di panchine». Alti e bassi, invece, per il Belgiardino (3,9 per 374 recensioni), dove i ricordi d’infanzia si intrecciano con qualche perplessità sulla manutenzione: «Bel posto, peccato sia un po’ trascurato» scriveva il mese scorso Ileana Bella, mentre Mari Teresa Negroni si limitava a un lapidario «Desolante».

Senza pietà nemmeno tale Grazia Grace, che cinque mesi fa lasciava una stella all’Isola Carolina: «Che tristezza questo luogo e questa città. È pure capoluogo di provincia e sembra Eboli, dimenticata da Dio. Sarà merito della giunta comunale? Ogni volta che torno a Lodi, sono contenta di aver scelto Milano» scriveva infatti la signora, colta probabilmente in una giornata no. Cecilia Tedesco perlomeno inseriva qualche argomentazione: «Bellissimo parco ma poco attrezzato. Ci sono giochi (pochi) per i piccoli, ma non per i grandicelli». In generale, l’Isola non se la cava molto bene, con un 3,4 di media su 230 recensioni.

Le note dolenti

Se parliamo di note dolenti, forse la più evidente non è un monumento o un luogo di interesse, ma comunque un punto di riferimento imprescindibile per eventuali turisti: la stazione.

Sono 3,6 stelle (con 117 recensioni), e una serie di commenti impietosi: «La situazione in cui si trova questa stazione è disastrosa - scriveva Ilona Pakulska -! Uno sportello, code lunghissime, bagni inaccessibili, sporco, ruggine, odore sgradevole, l’ascensore soltanto uno e per accedere ai binari solo le scale!!» Le fa eco Enzo Volo: «C’è una biglietteria, una biglietteria self service e poche panchine (se non nulle) sui binari». Due stelle.

Le classifiche

Ma per completare un soggiorno a Lodi non basta la stazione, servono anche (eccome se servono) luoghi per la ristorazione e posti dove dormire. Qui ci viene in aiuto la classica lista stilata da Tripadvisor sulla base delle recensioni dei clienti.

Tra ristoranti e pizzerie, quello che conquista i commenti migliori è il Pomodoro Pelato, in piazza Mercato, seguito da Al Sazio in via Volturno e da La Delizia Piadineria in piazzale Fiume.

Per quanto riguarda i luoghi dove dormire, invece, la classifica fa distinzione tra hotel e bed and breakfast, e stranamente in cima mette due posti che non stanno a Lodi. Tra i primi, il podio è occupato dall’Hotel Sesmones (che è a Cornegliano Laudense), seguito dal Concorde (piazzale della Stazione) e dall’hotel Europa (viale Pavia). Sui B&B, invece, al primo posto c’è il Mulino di Prada (che però è a Corte Palasio), quindi La Gallina (via Lago d’Iseo) e Artincentro (via Marsala).

Ci si può fidare?

Dopo aver fatto passare non so quante recensioni, non si può che avere il caos nella testa. Un caos fatto di commenti sgrammaticati, a volte insensati, spesso contrastanti. Lo stesso colosso di Palo Alto mette avanti le mani: «Le recensioni non sono verificate da Google, ma Google controlla e rimuove i contenuti falsi quando vengono identificati». Bisogna quindi prendere le cose con beneficio d’inventario, nel bene e nel male.

Alcune recensioni sono di anni fa e raccontano una situazione ormai non più veritiera, ma restano comunque sul web (sul web resta tutto, non dimentichiamolo) e contribuiscono a costruire una cattiva reputazione.

Tuttavia, bisogna anche aggiungere una ulteriore analisi, che grazie al cielo ormai è naturale per tutti noi che frequentiamo il web (e i social, ahimé) tutti i giorni: è raro che qualcuno si prenda la briga di perdere tempo per una recensione positiva, per ringraziare di un servizio perfetto (o, nel nostro caso, di fare i complimenti per un buon articolo). Molto più spesso, a torto o a ragione, la possibilità di commentare e recensire diventa un modo per sfogare la propria frustrazione, quasi sempre senza doverne subire le conseguenze (magari persino in modo anonimo), e quindi per gettare fango sul ristoratore di turno, sul bigliettaio del tram, sul barista che non ha sorriso abbastanza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA