Lodi, la “carezza” degli operai Fiom
ai bambini con autismo della Danelli

Donata un’ora di lavoro e quasi 8 mila euro al centro dell’Albarola per realizzare una stanza per la terapia occupazionale. Commovente lettera di ringraziamento del direttore della Danelli Chiodaroli

Batte forte il cuore degli operai Fiom: donati quasi 8mila euro alla fondazione Danelli per due iniziative destinate ai bambini con autismo.

«Abbiamo fatto un progetto per i nostri bambini - spiega il direttore Francesco Chiodaroli - che consiste in una stanza occupazionale e nell’allestimento di un nuovo spazio riabilitativo al piano rialzato del centro, all’Albarola».

Commovente la lettera che lo stesso Chiodaroli ha scritto agli operai per ringraziarli: «Carissima operaia e carissimo operaio - ha scritto il direttore della Danelli - il tuo gesto di solidarietà verso i bambini con autismo del nostro centro non è solo un dono materiale che li aiuterà nelle terapie. È anche una carezza alle loro mamme e ai loro papà perché troppo spesso si sentono soli nella sfida ardua di crescere i loro figli. È anche un seme di speranza, in un mondo finalmente migliore, grazie a persone come te, capaci di creare comunità con gli altri lavoratori e con il territorio. Insieme avete raccolto la ragguardevole cifra di 7mila 978 euro, ora disponibili per il nostro progetto».

«Franco Antonello, un papà di un ragazzo con autismo che aiuta con i Bambini delle fate tante realtà come la nostra - ha aggiunto Chiodaroli - dice sempre che questa fragilità non sarebbe più tale se ognuno di noi dedicasse un’ora alla settimana a chi non ha la fortuna di una autonomia piena».

«Quanto è bello allora che il tuo gesto di solidarietà sia il frutto di un’ora di lavoro, quello vero che si fa con le mani ed il sudore della fronte, quel lavoro che dovrebbe fondare la nostra Repubblica perché è fonte di dignità e realizzazione personale».

La lettera si conclude con un enorme grazie scritto maiuscolo agli operai che si sono «interessati ai bambini con autismo e alle loro famiglie», alla Fiom Lodi che «ha avuto la forza di rendere esperienza di comunità l’impegno dei singoli» e ai suoi dirigenti «che hanno pensato di vivere il valore della solidarietà non solo tra i lavoratori, ma anche nelle comunità di vita del nostro territorio».

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