LODI Incendio nel pomeriggio di Ferragosto a cascina Gissara - I precedenti

Allarme incendio nel pomeriggio di Ferragosto a Lodi, a cascina Gissara. I vigili del fuoco del comando provinciale di Lodi sono intervenuti alle 16.20 nel complesso rurale abbandonato situato all’interno del parco del Pulignano, poco distante dalla tangenziale, per domare le fiamme che avevano interessato del materiale di risulta all’interno della struttura. Sul posto una autopompa serbatoio e una autobotte. I vigili del fuoco hanno isolato e circoscritto le fiamme fino al loro spegnimento e hanno poi provveduto a mettere in sicurezza l’area, che è abbandonata ma nella quale vi sono ingressi abusivi. Non risultano al momento persone coinvolte. Sul posto anche gli agenti della polizia di stato della questura di Lodi per i primi accertamenti e per verificare, insieme al personale tecnico dei vigili del fuoco, se le fiamme siano accidentali o se l’incendio sia stata doloso. L’area della cascina Gissara è all’interno di un ampio polmone verde molto frequentato da sportivi e amanti della natura, anche se vista l’ora e il gran caldo è probabile che in zona non vi fossero molte persone.

I precedenti

(21/6/2022) Di sera alla Gissara, un 16enne deve essere soccorso dopo essersi tagliato. È successo nella serata di lunedì, quando un adolescente ha raggiunto insieme ad un amico l’antica cascina alle porte della città. Le motivazioni per cui si trovasse lì dopo le 22 sarà il diretto interessato a spiegarlo ai carabinieri. Mentre si trovava lì con l’amico coetaneo però ha rimediato un brutto taglio ad un piede. Sul posto si sono quindi portati i sanitari della Croce Rossa di Lodi che hanno effettuato i primi controlli prima di dirigersi al pronto soccorso del Maggiore per ulteriori medicazioni. A ricostruire la dinamica appunto i militari dell’Arma. Non è la prima volta nell’ultimo periodo che cascina Gissara viene visitata. Un paio di mesi fa infatti, seppur durante le ore serali, ad intervenire erano stati i vigili del fuoco a seguito di un incendio che aveva coinvolto uno dei tetti della cascina. Rogo che si era sviluppato però da un’auto abbandonata tempo prima. A dargli fuoco sicuramente delle persone che fino a pochi minuti prima erano sul posto, poi fuggiti a seguito delle fiamme in via di sviluppo. Indagini che in quel caso furono affidate agli agenti della Polizia di Stato, incaricati di accertare quanto successo.

(3/5/2022) Nuove fiamme a cascina Gissara, il complesso che sorge in zona San Gualtero, sulla strada bianca che collega il quartiere all’area del Chiosino. I vigili del fuoco hanno scoperto che è stata un’auto abbandonata a innescare il rogo, che ha rischiato di distruggere il tetto di una parte del secolare cascinale alle porte della città. L’incendio si è verificato sabato sera: è stato dato l’allarme intorno alle ore 21, con le fiamme ben visibili anche ad alcune centinaia di metri di distanza. Subito sul posto sono accorsi i vigili del comando di Lodi, con autoscale e autobotti per aggredire il più velocemente possibile il rogo, che sono riusciti a limitare a una piccola porzione del complesso. Al momento dell’arrivo dei pompieri, le fiamme avevano intaccato, oltre all’auto, solamente una parte della vegetazione circostante e parte della soletta del soffitto. Il tetto invece non era ancora stato pienamente coinvolto, ed è stato salvato. Quando sono riusciti ad entrare nell’aia, i vigili del fuoco hanno scoperto la causa dell’incendio, riconducibile a un mezzo che era stato abbandonato e che aveva preso fuoco. Con ogni probabilità, è stato dato alle fiamme volontariamente da ignoti. Per questo motivo quindi nella storica corte della cascina ormai disabitata sono intervenuti anche gli agenti della polizia, che hanno fatto i dovuti accertamenti per risalire al proprietario dell’automobile, probabilmente rubata e data alle fiamme prima di essere lasciata. Su questa ipotesi sta lavorando la questura proprio in questi giorni. Non è la prima volta che alla Gissara arrivano i vigili del fuoco, che già l’anno scorso erano intervenuti per sedare le fiamme nell’edificio, che ormai è soltanto l’ombra di ciò che fu. La cascina, infatti, rappresenta un pezzo di storia di Lodi, presente già nei registri catastali del 1700, ma da anni lasciata a se stessa.