Lodi, inaugurato campanile a S. Alberto

«La campana suonerà nello stesso modo per il matrimonio del povero e del ricco, e ci ricorderà che siamo tutti fratelli». Don Giancarlo Marchesi vede finalmente compiuto lo sforzo dell’intera sua comunità di Sant’Alberto dove ieri il vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi ha benedetto le otto campane e il nuovo campanile. Dopo la chiesa e l’oratorio, da un progetto di Ferruccio Rozza riadattato dalle figlie Stefania e Lucia, dall’architetto Giuseppe Roberti e dall’ingegner Antonio Ramaioli, il nuovo campanile è stato inaugurato ieri al termine della celebrazione delle 10.30. Il Vescovo ha presieduto la messa della comunità in onore di Sant’Alberto, concelebrata dal parroco, dal coadiutore don Alessandro Lanzani, da monsignor Lino Magenes, don Giorgio Viganò e monsignor Angelo Bazzari presidente della Fondazione don Gnocchi di Milano. Alla festa si sono poi aggiunti don Olivo Dragoni e don Antonio Valsecchi, legati a Sant’Alberto. «La campana come voce di Dio, della coscienza e della comunità», ha detto Merisi facendo poi riferimento al Congresso Eucaristico di Ancona appena conclusosi, al nuovo anno in cui si celebrerà il venticinquesimo della parrocchia di sant’Alberto e all’imminente visita pastorale a Lodi città. A proposito del nuovo piano pastorale ha dichiarato: «I temi dell’educazione e della famiglia sono collegati con l’incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano nel maggio - giugno 2012, e anche Lodi ne sarà coinvolta. Mi permetto di sottolineare l’impegno educativo degli adulti che diventa poi responsabilità e capacità di allargarsi all’attenzione al bene comune. La formazione acquisita nei nostri oratori deve diventare competenza anche nella società civile». Ha infine ricordato la quarta vittoria consecutiva dei ragazzi di Sant’Alberto alla corsa dei puledrini e la partecipazione dei giovani della parrocchia alla Gmg di Madrid insieme a don Lanzani. Altro momento particole durante la messa, animata dal coro con organo e tromba, è stata l’offerta all’altare della campana della cascina Albarola, primo suono della comunità che l’ha ricevuta in dono in questi giorni. In rappresentanza dal territorio poi c’erano il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini, l’assessore Simone Uggetti, il presidente del consiglio comunale Gianpaolo Colizzi, i carabinieri in alta uniforme, Mario Uccellini segretario Cisl, ancora vari enti ed istituzioni coinvolti nel progetto. Raggianti Massimiliano Boriani, Riccardo Fava e Marco Bertani, ben tre seminaristi originari di Sant’Alberto. Poco prima di mezzogiorno i primi rintocchi di ciascuna campana, a suggellare la benedizione del Vescovo e quella di Benedetto XVI, arrivata tramite telegramma. Infine il taglio del nastro del campanile. «Penso ai bambini, che sotto il campanile trovano un punto di riferimento, qualcuno che li accompagna, un patrimonio della comunità e della città», ha dichiarato Guerini. Tra i presenti anche chi ha di fatto lavorato all’opera, realizzata anche grazie alla Banca di Borghetto e alla Fondazione Bipielle: l’impresa Pozzoli per le fondazioni, Calzavara di Udine esperti di torri in ferro, Cademartiri dall’Emilia Romagna per i rivestimenti, Gabutti, Anelli per l’illuminazione e Trebino di Genova che ha regalato un piccolo concerto delle campane che domani saranno infine issate sul campanile.

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