LODI In pensione dopo 42 anni l’ostetrica Floriana Lucchini: «Ho fatto nascere
oltre mille bambini» VIDEO

L'addio al Maggiore con un sogno in sospeso: far partorire le donne in casa

Ha fatto nascere ben oltre mille bambini in 42 anni di lavoro, all’ospedale di Lodi. Venerdì va in pensione, all’età di 63 anni, l’ostetrica Floriana Lucchini.

«Ho fatto due anni di esperienza in Inghilterra - racconta -, ma poi sono sempre tornata qui, all’ospedale Maggiore. Le donne del Lodigiano rappresentano una continuità per me. Le ho fatte partorire, ora le incontro con i figli: si è stabilita una relazione. La connessione con il territorio per noi è più forte rispetto a chi arriva da un’altra zona. Io sono nata qui a Caselle Landi e sono sempre vissuta qui. Ho deciso di diventare ostetrica perché Rosetta, l’ostetrica di famiglia, ha fatto nascere in casa 3 figli sui 4 partoriti da mia mamma. Il parto a domicilio ha sempre fatto parte della mia vita. Mio papà seppelliva le nostre placente in giardino e poi sopra piantava un albero. Mia mamma aveva una passione per le palme, ne aveva presa una in viaggio di nozze, a Viareggio. L’aveva fatta figliare. Mio papà prendeva i figli della palma e li piantava sopra le nostre placente, così noi crescevamo insieme. Il terzo albero è un nocciolo, mia mamma adorava i suoi fiori. Io non sono mai riuscita a diventare un’ostetrica a domicilio come la nostra Rosetta, è il mio rammarico».

LODI In pensione l'ostetrica Lucchini. Video di Cristina Vercellone

Lucchini però ha seguito tanti travagli a casa. «Ho sempre cercato di andare incontro alle volontà delle donne - dice -, ho sempre cercato di far sì che la fisiologia venisse rispettata e che il parto avvenisse per le vie naturali. È importante, per l’assistenza, conoscere le donna prima del travaglio. L’altro giorno guardavo giù dalla finestra dell’ex sala parto e pensavo a quante albe e a quanti tramonti ho visto insieme alle donne e ai loro bambini, da questa finestra e a quante lune piene. La luna piena e la luna nuova influenzano le nascita. La luna mi ha sempre accompagnata».

Il ricordo dell’ostetrica va alle camminate nella neve con le donne in travaglio. «Se abitavano in zona - racconta -, andavamo a piedi in ospedale. La camminata aiuta. Mi ricordo le passeggiate nella neve.Ad ogni contrazione ci fermavamo, si respirava, poi si ripartiva». Per due volte ha assistito anche alla nascita di un bambino da un sacco integro. «La prima volta assistevo una collega - racconta - è nata questa bambina avvolta ancora nel sacco. Il papà è svenuto, pensava che sua figlia fosse un’extraterrestre. Ho detto alla collega di rompere il sacco con le dita: dentro c’era questa bambina, rosea, bella, pesava 2 chili e 300 grammi, seduta in posizione fetale. È impressionante vedere un bambino così, non si riesce a immaginare».

L’unica esperienza di assistenza del parto a domicilio è stata con la sua amica di San Martino. Lucchini ha fatto nascere in casa i suoi tre figli. «Adesso mi chiamano zia - spiega l’ostetrica -, conosco i loro fidanzati, vado a casa loro. Uno di loro è nato addirittura in anticipo: c’era tutto quello che serviva, ma non ero ancora riuscita a organizzare bene le cose. Mi ricordo che abbiamo lavato il bambino in una vaschetta che era sporca di terra. Quando è nata la terza, gli altri due giravano intorno, un tirava il cordone, l’altro voleva baciare il piccolo e il prete suonava la campana: una vera e propria festa di benvenuto. Una volta si faceva così». Anche quella in Inghilerra è stata un’esperienza bellissima. «Quando in Italia l’ostetricia “ violenta” - racconta - là si metteva già al centro la coppia. C’erano piccoli team di 6 ostetriche, seguivano le donne per il parto, a domicilio, o in ospedale. La donna le conosceva tutte e così non si trovava un’estranea al momento del parto. Le ostetriche che ci sono in consultorio dovrebbero essere le stesse che seguono le donne in spedale. Noi non ci arriveremo mai. La medicina difensiva poi è troppo forte. Il sostegno delle donne, in gravidanza, è la magia. Se si sostengono vanno avanti bene». All’inizio degli anni ’80 partorivano 1700, 2000 donne in un anno, 5 o 6 per turno. Adesso i numeri, in Italia, sono cambiati.

«Mi porto nel cuore - aggiunge Floriana - la nascita dei miei nipoti Francesco e Claudio. Ricordo come quest’ultimo, nato dall’amore tra mia sorella Carla e Carlo, sia stato molto desiderato e voluto. La nascita era attesa per Natale poi come tutti i bambini che sono molto determinati e testardi nel raggiungere i loro obiettivi è nato qualche giorno dopo quando era pronto per venire alla luce. Questa caratteristica è rimasta la sua. Claudio, infatti, è un ragazzo molto determinato nel raggiungere i suoi obiettivi e i suoi interessi. È molto caparbio in questo. Quando è nato dettava i momenti di sonno e di coccole, voleva i suoi spazi e anche adesso che è adolescente si impegna fino in fondo per raggiungere quello che gli interessa e i suoi genitori lo amano».

Tra i bambini che Lucchini ha fatto venire alla luce ci sono anche quelli in altri ospedali. «Una delle ultime esperienze, per esempio - racconta -, è stata alla Mangiagalli dove mi hanno accolto benissimo. Qui sono nati Ettore e Prisca, due bambini meravigliosi figli di una mia amica che avevo assistito io, a sua volta, mentre veniva alla luce.Sono tante le famiglie nelle quali ho assistito almeno due generazioni».

Da tre anni Lucchini, segue l’ambulatorio al quarto piano, per la rieducazione del pavimento pelvico. «Essere ostetrica - dice - significa anche occuparsi della donna in tutte le sue fasi, dall’adolescenza in poi. È un tema che mi ha sempre affascinato fin dall’università, da 15 anni lo sto studiando. Le donne devono prendere consapevolezza del loro corpo e prevenire situazioni come i problemi uroginecologici, il dolore pelvico, i sintomi urinari, il prolasso dell’utero. Le donne devono prendersi a cuore se stesse e insegnarlo ai loro bambini». Per questo ora che è in pensione Lucchini collaborerà con lo Studio movimento e cura” di Lodi: un centro multidisciplinare per la cura del corpo e della mente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA