LODI Il rumore delle chiavi per Giulia alla prima della Scala

Il gesto della lodigiana Sabina Negri per ricordare la ragazza uccisa dall’ex fidanzato

Sabina Negri alla prima alla Scala ha ricordato Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di violenza. Lo ha fatto agitando un paio di chiavi, simbolo dei cortei che hanno attraversato le strade e le piazze di tutta Italia, uomini e donne, giovani e meno giovani uno di fianco all’altro per dire “basta”. «Mentre uscivo di casa mi sono venute in mente le parole di Elena, la sorella di Giulia, e quel “facciamo rumore”» spiega. Così in passerella, davanti a giornalisti e fotografi che le chiedevano una dichiarazione, ha mostrato le chiavi. «Ci tenevo a farlo perché credo in queste cose. In questi giorni ricordavo lo spettacolo “Il filo spinato dell’amore” dove Alberoni (il sociologo scomparso pochi mesi fa ndr) sosteneva che aumentando le distanze, con gli Erasmus e i viaggi all’estero, i femminicidi sarebbero finiti, perché, diceva, gli uomini capiranno che non governano le donne. Purtroppo non è ancora così e per questo dobbiamo parlarne, tenere alta l’attenzione».

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