LODI Il professor Galmozzi nominato presidente dell’Istituto dei tumori

Nuovo incarico per il professionista di Galgagnano, già direttore medico della prestigiosa struttura di cura e ricovero a carattere scientifico. Oggi pomeriggio, a Milano, la cerimonia di insediamento. Il mio obiettivo? «Stare vicino a chi ha più bisogno»

Nuovo incarico per Gustavo Galmozzi di Galgagnano. Il professore è stato nominato dalla giunta regionale presidente dell’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di via Venezian, a Milano.

Già direttore medico della struttura che ogni anno effettua circa 16mila ricoveri, dal 2001, ora è stato nominato presidente. Alle 17.45 si svolgerà la cerimonia di insediamento. Il posto prima era occupato da un altro lodigiano, il dottor Marco Votta.

La nomina di Galmozzi è arrivata martedì. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, infatti,ha designato, con decreto, i componenti dei consigli di amministrazione delle 4 fondazioni Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) di diritto pubblico lombarde.

All’istituto dei tumori a fianco del presidente Galmozzi ci sono Stefano Bolognini, Carlo Lucchina, Sonia Madonna e Simona Tesolin; al Besta, sono stati nominati Marta Marsilio (presidente); Paolo Boldini, Lorenzo Grillo Della Berta e Bruno Simini; alla Ca’ Granda Policlinico Milano Marco Giachetti (presidente); Roberto Lino Giuseppe Comazzi, Giorgio Bonassoli, Marina Gerini e Fabio Mosca; al San Matteo di Pavia, infine, sono stati nominati Alessandro Venturi (presidente); Gianluca Orioli, Massimo Menna, Paola Panzeri e Paola Vilardi.

Galmozzi, a Lodi , era stato già insignito del prestigioso premio Barbarossa, nel 2012. Specialista in neurologia, in medicina legale e delle assicurazioni, oltre che in igiene e medicina preventiva, Galmozzi è stato direttore sanitario presso l’ospedale San Giuseppe di Milano e nell’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” di Mantova.

È stato inoltre presidente del comitato dei garanti dell’Azienda ospedaliera “Ospedale San Paolo” Polo universitario; membro per due mandati consecutivi nel consiglio d’amministrazione dell’Università degli Studi di Milano; direttore sanitario presso l’Istituto nazionale per lo studio e la cura delle malattie neurologiche al Besta.

«Il mio progetto principale - commenta il medico - è di essere vicino alle persone che hanno più bisogno, ai pazienti più difficili, vicino ai medici e agli infermieri. Senza di loro non si va da nessuna parte».

L’approfondimento sarà in edicola domani 15 febbraio 2024 sul «Cittadino»

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