LODI Il polmone verde si trasforma nella “stanza dello sballo”

Trovati fazzoletti sporchi di sangue e siringhe nel parco in zona Isolabella: la denuncia di una mamma

Con il favore della notte, alcuni luoghi periferici della città diventano teatro del consumo di droghe pesanti. Ne è la prova il racconto di una mamma che a Lodi, venerdì scorso, ha portato i figli a giocare nel parco che si trova in zona Isolabella, oltre la riva che funge da argine del fiume in caso di piena. Il parco è un luogo splendido, dove l’erba scintilla nel sole e qua e là crescono maestosi pioppi bianchi piantati negli anni Novanta. «Sul limitare del parco ci sono degli alberelli più bassi – racconta la mamma -, che l’immaginazione di mia figlia ha trasformato in una specie di casetta: quando mi ha chiamato perché andassi nella sua casetta, mi sono accorta che sotto l’albero c’erano alcune siringhe usate, lasciate lì senza cappuccio nel verde». La madre, che ha anche scattato alcune immagini col cellulare, ha subito provveduto a segnalare la cosa ai vigili urbani: «La vigilessa con cui ho parlato mi ha detto di scrivere al comando via e-mail, così ho scritto e ho segnalato anche sull’apposita applicazione per smartphone».

Ieri, sotto gli stessi alberi le siringhe erano state rimosse, ma rimanevano a testimonianza i resti delle confezioni di plastica che le contengono, e alcuni cappucci di plastica che proteggono l’ago. Qua e là, alcuni fazzoletti di carta macchiati di sangue si notavano tra i tronchi degli alberi.

Il luogo si trova a pochi passi dal parcheggio dell’ospedale, ma è protetto dalla presenza degli alberi e del secondo argine del fiume, una vera e propria sponda erbosa alta un paio di metri: questo lo rende perfetto per un certo tipo di “utenti” invisibili che lo frequentano, specialmente di notte.

Durante il giorno, però, è più che altro un luogo molto frequentato per chi va a passeggiare o per i bambini che, sia al mattino che al pomeriggio, giocano con i genitori o i nonni, evidentemente in apprensione per la presenza di certi rifiuti.

Un episodio simile si era verificato due mesi fa nell’area del parco del Pulignano, nei pressi della località Torretta. Un uomo che passeggiava nel parco insieme ai figli ha trovato alcune siringhe con tanto di laccio emostatico abbandonate tra gli alberi. Anche in quel caso, erano stati subito contattati i vigili urbani, che avevano immediatamente provveduto a rimuovere i resti, tanto che «il giorno dopo – secondo quanto afferma chi li ha rinvenuti – non c’era più nulla e c’erano i segni visibili che qualcuno era venuto a pulire».

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