LODI Il mondo del giornalismo in lutto per la scomparsa di Piergiorgio Corbia

È stato lo storico corrispondente dal territorio per «Il Cittadino» e altre testate prima di dirigere l’ufficio stampa della Cariplo

Quando viveva già a Milano e lavorava come capo ufficio stampa della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, nelle collaborazioni con i giornali firmava ancora i suoi pezzi come “corrispondente” da Lodi. Perché è proprio nella città del Barbarossa che Piergiorgio Corbia ha visto nascere e crescere la sua passione per la cronaca, che ha raccontato per una vita intera fino a diventare un decano del giornalismo. Corbia si è spento domenica pomeriggio all’età di 87 anni. Nato a Soresina nel 1935, padre carabiniere di origini sarde e madre lodigiana, Corbia ha vissuto a lungo con la famiglia a Lodi, prima di trasferirsi a Milano senza recidere mai il legame con il Lodigiano. «A Lodi era un’autorità, sia per il suo lavoro al Cittadino che per gli incarichi che ha ricoperto poi» lo ricorda il fratello Sergio. Dopo gli esordi in questo quotidiano, Corbia era diventato infatti corrispondente d’importanti testate lombarde e nazionali: La Notte, L’Italia, Avvenire, Ansa e Rai. In città il suo ricordo è legato in particolare all’incarico di ufficio stampa dell’agenzia Ansa, per cui ha raccontato i più importanti fatti della provincia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Lasciata Lodi per Milano, divenne capo ufficio stampa della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e in seguito portavoce dell’allora presidente Giordano Dell’Amore. Un ruolo di prestigio che mantenne anche con i presidenti che successero a Dell’Amore, diventando l’uomo della comunicazione della cassa di risparmio, oggi Fondazione Cariplo. Nel corso della sua carriera Corbia ha lavorato anche al Gazzettino Padano occupandosi di economia e finanza. E negli anni Sessanta è stato tra i fondatori del Gruppo lombardo giornalisti Uffici stampa (Gus), diventandone presidente e vicepresidente. Ma fu anche consigliere lombardo e nazionale dell’Ordine dei giornalisti e attivo in organismi di categoria e nel sindacato, fra cui l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi). I funerali saranno celebrati il primo marzo alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Paina di Giussano (Monza Brianza).

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