LODI Il maltempo non ferma i Folligeniali di Frosio: orto distrutto, ma si lavora già per l’autunno

Intanto il fondatore rilancia il progetto per far sì che Lodi torni a essere «capitale del latte»

«La tempesta non ferma i “Folligeniali” che stanno preparando il terreno per riseminare l’orto in vista del prossimo autunno». Le parole di Egidio Griffini della scuola d’arte Bergognone gettano un seme di speranza anche quando tutto sembra andare perduto. Dopo la grandinata che è imperversata sul Lodigiano, infatti, i frutti di tanto lavoro da parte di ragazzi con diverse abilità, è andato in fumo: «Pomodori, spinaci, insalata, zucchine e cavolfiori: è andato tutto distrutto» riferisce il fondatore della scuola Angelo Frosio, che intende rilanciare il progetto globale “Scienzarte” per sviluppare creatività e genio artistico a pari passo con cura e prevenzione alimentare. In piena sinergia con la sperimentazione intrapresa sullo studio delle proprietà curative delle cellule del latte, infatti, Frosio intende riportare la città di Lodi alle sue origini «perché possa tornare a essere la “Capitale del latte” per eccellenza». «Il lavoro caseario consiste nel moltiplicare e sviluppare la vita di miliardi di cellule già presenti in natura - spiega Frosio che nel 2011 ha ricevuto mandato dal Parlamento Europeo di occuparsi della formazione lattiero-casearia nell’Europa dell’Est, insieme all’allora presidente della Provincia di Lodi, oggi Ministro della Difesa Lorenzo Guerini -: quella di un’incredibile ricchezza di sostanze lattiche vive a favore del sistema immunitario, contro cellule cancerogene o infettive». Il cibo, dunque, come nutrimento a favore della prevenzione, quella coltivata dal lavoro dei “Folligeniali”, dalle pratiche dell’orto-terapia fino a quelle casearie. E, in vista di un convegno da segnare in calendario dopo l’estate, Frosio punta tutto sulla possibilità di sensibilizzare le istituzioni, attraverso il rilancio del settore caseario in città.n
L. Ma.

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