LODI Il direttore del “Cittadino” Rinaldi all’Unitre, la relazione sulle nuove frontiere della comunicazione - Il VIDEO INTEGRALE

L’appello a una buona comunicazione «dal cuore e dalle braccia aperte»

Nell’era digitale, con la rivoluzione della comunicazione alle porte con l’avvento dell’intelligenza artificiale, il direttore de “il Cittadino” Lorenzo Rinaldi ha parlato ai lodigiani delle opportunità positive, ma anche delle minacce, di una nuova tecnologia che rischia di diventare l’estensione del pensiero umano: in un’era «ricca di tecnologia e povera di umanità», il direttore Rinaldi ha esposto la sua relazione all’Unitre proprio in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, che ricorre ogni anno il 3 di maggio.

Apprezzando il volto umano del giornale locale, il direttore dell’Università delle tre età Stefano Taravella e la presidente Marilena Giacon De Biasi hanno rimarcato il valore della cronaca di ogni giorno de “il Cittadino” che, conciliando il diritto fondamentale all’informazione, mantiene sempre il focus sul rispetto delle persone. A tal proposito, l’excursus del direttore Rinaldi è partito da lontano facendo emergere come, «dalle pagine di giornale ai campi di concentramento» già negli anni del nazismo la comunicazione ha avuto il potere di condizionare l’opinione pubblica e la vita della persone. Chiudendo con citazioni di colossi della comunicazione, il direttore ha lanciato gli studenti dell’Unitre con un messaggio positivo con le parole di papa Francesco che invita i giornalisti, e non solo, a «una comunicazione cordiale e responsabile, con parole amabili, mai ostili». Allenarsi ad «andare, vedere e ad ascoltare» sono le basi di una buona comunicazione «dal cuore e dalle braccia aperte», ha concluso il direttore.

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